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Jesi, ristrutturata la formella del 1600

Ristrutturata la formella di via Grizio, nello storico passaggio all'interno delle mura che affaccia in via Mura Occidentali. Uno degli angoli del centro più amati dai turisti grazie al lavoro di Bruno Santinelli

La formella restaurata in via Grizio a Jesi
La formella restaurata in via Grizio a Jesi

JESI – Stava cadendo a pezzi la formella di via Pietro Grizio, recentemente riportata a splendere grazie all’intervento del professor Massimo Ippoliti.

La grotta da rendere fruibile al pubblico
La grotta da rendere fruibile al pubblico

«Questa parte di passaggio storico pubblico è stata per molto tempo in abbandono – evidenzia Bruno Santinelli, proprietario dei locali del Porticello in via Mura Occidentali – come del resto tutta via Grizio necessita di una manutenzione, a partire dal camminamento. L’amministrazione si è dimostrata attenta in questo caso per questo ritengo la riqualificazione della formella sia l’inizio di una collaborazione tra pubblico e privato». La ristrutturazione della formella del Porticello è avvenuta a spese di Bruno Santinelli ed effettuata da Ippoliti dopo un’attenta verifica edilizia eseguita dal Fai Jesi e Vallesina in collaborazione con la direttrice della Pinacoteca civica.

Bruno Santinelli
Bruno Santinelli

Molti turisti sono incuriositi da questi angoli di centro storico: «Si sta lavorando al rilancio delle attività turistiche in questa zona – continua Santinelli – tanto che anche il Fai ha contribuito alla realizzazione di una targa dedicata alla storia delle Antiche Cantine del Porticello del Conte Grizi (Canine che servivano per la lavorazione delle uve dei vigneti della famiglia Grizi, ndr) che verrà consegnata in comune e poi applicata all’esterno a beneficio dei turisti». Nelle Cantine inoltre, Santinelli spera di poter riportare alla luce una grotta sotterranea più antica dei locali oggi aperti al pubblico e risalenti al Cinquecento. Dopo un lavoro di restauro certosino, basti pensare che sui mattoni si vedono ancora le dita dei nostri avi, le Cantine sono tornare al loro antico splendore: Santinelli ha acquistato i locali presso Palazzo Grizi proprietà del conte Massinissa Grizi, figlio di Gabriella dei Conti Lucchesi Palli dei Principi di Campofranco e del Conte Piero Grizi, artista jesino. Locali ora noti come Porticello grazie al pubblico passaggio voluto dalla famiglia Giorgini Salvoni, aperto nel 1605 e poi nel 1700, custodiscono oggi vini pregiati. Sono passati dieci anni da quanto Santinelli ha rimesso in funzione la Cantina, anniversario che celebrerà sabato 11 novembre con vino novello e caldarroste.

Evelyn mostra la targa turistica
Evelyn mostra la targa turistica

«L’impegno adesso – conclude Santinelli – è di trovare giovani come Evelyn Matos che si innamorino della cultura del vino e ne diventino portatori di sapere». La Cantina custodisce anche alcune opere, divenute anche etichette delle bottiglie, del conte Piero Grizi: figura artistica rimasta pubblicamente nascosta per circa 100 anni, si è formata a Roma e Monaco seguendo corsi da Heinrich Knirr in una scuola tedesca. «Sul fronte turistico si è lavorato molto in questi anni», soprattutto con i tedeschi interessati dalla figura di Crescenzio Grizi, vissuto nella prima metà del XIII e vescovo di Jesi. Fu lui a costruire a Staffolo una chiesa nel luogo dove San Francesco, si narra, si sia seduto a riposarsi: lì sotto sgorga acqua purissima e i campi sono dedicati alla produzione del Verdicchio, il doc superiore proviene proprio da queste terre.

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