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Jesi, Prosa 2023 al Pergolesi: «Una strana stagione di teatro d’arte»

Una stagione di prosa variegata in cui i classici si mischiano ai titoli contemporanei. Otto appuntamenti da gennaio a maggio 2023

La presentazione della stagione di prosa. Da sin.: Lucia Chiatti, Luca Brecciaroli, Gilberto Santini

JESI – Otto appuntamenti da gennaio a maggio 2023 di cui sette in abbonamento per una “strana stagione di teatro d’arte”.

È il cartellone della Stagione di Prosa 2023 al Teatro Pergolesi di Jesi, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Pergolesi Spontini, il Comune di Jesi e l’Amat, col contributo della Regione Marche e del MiC. L’inaugurazione, il 29 gennaio con Elio Germano, acclamato come uno dei migliori attori contemporanei, in scena con “Paradiso XXXIII”. Elio Germano e Teho Teardo danno voce e musica al mistero ricercato nel canto dantesco. Uno spettacolo di grandi contaminazioni tra linguaggi tecnologici e teatrali.

«Questa rassegna è molto pensata – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Jesi Luca Brecciaroli – una importante commistione tra generi, musica e letteratura, con grandi attori e anche attori che vedremo in ruoli inediti. La rassegna è rappresentata con dei fiori, segno di accoglienza e pace, di cui abbiamo tanto bisogno in questo momento. Fiori diversi e colorati come diversi e colorati sono gli spettacoli che proponiamo, invitando la cittadinanza a ritrovarsi insieme a teatro. Un felice ritorno a Jesi di Francesca Garolla, già “Premio Valeria Moriconi-futuro della scena 2022” che vedremo il 21 maggio con “Per la Vita” (spettacolo fuori abbonamento), un monologo in cui l’attrice riflette sul suo rapporto con la madre».

Entusiasta di questa rassegna è anche il direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini Lucia Chiatti: «Una stagione di prosa attesa, desiderata e pensata, che riempie le caselle con una serie di spettacoli ponderati, che vanno incontro ai gusti degli jesini. Una stagione che nel classico strizza l’occhio al contemporaneo. Sono contenta e fiera di questa rassegna che andrà incontro ai gusti di un pubblico molto variegato». E se, per venire incontro alle famiglie in questo delicatissimo momento economico l’Amat ha deciso di non ritoccare i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, proponendo addirittura lo spettacolo di Francesca Garolla al prezzo popolare di 8 euro, a sottolineare la varietà e la bellezza dei singoli appuntamenti ci ha pensato il direttore Amat Gilberto Santini.

La presentazione della stagione di prosa. Da sin.: Lucia Chiatti, Luca Brecciaroli, Gilberto Santini

«Questa che presentiamo è una strana stagione di teatro d’arte – spiega – Jesi ha un progetto teatrale la cui madrina, col suo sorriso tenue, è Valeria Moriconi. Un’attrice straordinaria che ha sempre frequentato il nostro teatro. Il 14 febbraio Babilonia Teatri parte dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo il 25 gennaio 2016 per costruire “Giulio meets Ramy /Ramy meets Giulio”, a Jesi in esclusiva regionale. Sul palco, a cantare contro i regimi, c’è Ramy Essam, conosciuto oggi in Egitto come la voce della rivoluzione, dal 2014 in esilio con un mandato di cattura per terrorismo, cantore da sempre di libertà e giustizia per il suo popolo. Le canzoni di Ramy danno voce a domande profondamente concrete e politiche». Fanny & Alexander porta in scena il 21 febbraio “Addio fantasmi” dal romanzo di Nadia Terranova finalista al Premio Strega 2019, mettendo al centro il rapporto tra due donne, una figlia e una madre, incarnate sul palco da due attrici d’eccezione, Anna Bonaiuto e Valentina Cervi. «Addio fantasmi – ideazione di Chiara Lagani e Luigi De Angelis – è la storia di una donna, Ida Laquidara, alle prese con il vuoto di un’assenza: il padre, un giorno, quando lei era bambina, è uscito di casa per non tornare più – continua Gilberto Santini – il 2 marzo, Nancy Brilli e Chiara Noschese sono le protagoniste di “Manola” di Margaret Mazzantini, regia di Leo Muscato, collaudato spettacolo sulle scene dei maggiori teatri italiani. Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo, una maratona impudica e commovente che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie, un testo sfrenato che prevede due interpreti formidabili per una “prova circense senza rete” che invoca l’umano in ogni sua singola cellula teatrale».

Addio Fantasmi (foto di Marco Parollo)

Fuori dal suo ruolo comico, scopriremo Claudio “Greg” Gregori (dell’0monimo duo “Lillo e Greg”) nella sua vera veste di attore, in scena insieme a Simone Colombari il 17 marzo in esclusiva regionale con “Il calapranzi” di Pinter. Entrambi dotati di peculiarità surreali, in perenne bilico tra cinismo e autoironia, Simone e Claudio si calano perfettamente nei registri surreali e metafisici dello scabro racconto e restituiscono così la giusta crudezza d’una trama spietata, dolorosa e, a volte, involontariamente comica.

La stagione prosegue il 29 marzo con uno spettacolo estremamente delicato e intelligente: “Le ferite del vento” di Juan Carlos Rubio, con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto, regia di Alessio Pizzech. «Il vento non ferisce – spiega ancora Santini – ma in questo caso, lascia una impronta bruciante nel giovane Davide, che alla morte del padre Raffaele si ritrova a dover sistemare le sue cose e viene a conoscenza di un segreto che mai avrebbe potuto immaginare. Un racconto intenso, fatto di emozioni, “Le ferite del vento” riporta in superficie temi archetipici e li restituisce con un linguaggio vicino alla quotidianità capace di svelare la poesia delle piccole cose e riconsegna intatta allo spettatore l’originaria forza del teatro». Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, “La vita davanti a sé” di Romain Gary, in scena il 19 aprile, è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa. «Un romanzo commovente e ancora attualissimo, nel quale un superbo Silvio Orlando, in veste di interprete e regista, conduce lo spettatore dentro le pagine del libro con leggerezza e ironia dando vita a un autentico capolavoro per tutti dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro – conclude Gilberto Santini – con la musica dal vivo eseguita dall’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre». La conclusione di Stagione, il 21 maggio con “Per la vita” [Primo studio] di Francesca Garolla, vincitrice del Premio Valeria Moriconi-Futuro della Scena 2022, con Viola Graziosi (fuori abbonamento). «Per la vita – racconta l’autrice – nasce all’interno di una trilogia sulla quale sto lavorando da diversi anni. Una trilogia che indaga il tema della libertà».
Rinnovo degli abbonamenti dal 19 novembre, i nuovi abbonamenti dal 3 dicembre presso la biglietteria del Teatro Pergolesi (tel.0731 206888). Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 (feriali) e alle 17 (festivi).

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