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Jesi, torna il Memorial “Red”: dieci anni dopo ancora nel ricordo di Diego Piersantelli

La giornata di solidarietà domani 1 luglio allo stadio Carotti: negli anni, i fondi raccolti sono serviti a donare materiali e attrezzature alla pediatria del Carlo Urbani e a posizionare un defibrillatore in centro storico

I tifosi jesini per i dieci anni dalla scomparsa di "Red"

JESI – Per continuare a ricordare Diego, ad ormai oltre dieci anni dalla sua prematura e dolorosa scomparsa. Torna in scena domani, 1 luglio, allo stadio Carotti di Jesi il Memorial Red, giunto alla 11esima edizione: Diego “Red” Piersantelli, ultras e tifosissimo dello sport jesino, dalla Jesina all’Aurora Basket, se n’è andato nei primissimi giorni di gennaio del 2013 e da allora, questo appuntamento nel segno dell’amicizia, vede ritrovarsi insieme chi l’ha conosciuto e apprezzato e con l’occasione, in una giornata dedicata a tornei e momenti conviviali, raccogliere fondi per iniziative benefiche.

Negli anni quanto raccolto dal Memorial Red è servito ad acquistare e donare materiali e attrezzature per l’ospedale Carlo Urbani di Jesi, in particolare per il reparto di pediatria, e di recente – l’inaugurazione nel febbraio scorso – a dotare il centro cittadino di un nuovo defibrillatore, donato dagli ultras della Jesina e posizionato in piazza Colocci.

Domani 1 luglio l’appuntamento è al Carotti a partire dalle 15. «Ci saranno un torneo di calcio a 7 e la presenza degli amici di Red e delle tifoserie gemellate – spiegano i sostenitori leoncelli – per tornare a ricordare Diego ancora una volta». Sarà aperto e attivo il bar della curva.

A piazza Colocci il defibrillatore dono degli Ultras della Jesina con dedica a Diego “Red” Piersantelli

Nell’inaugurare pochi mesi da il defibrillatore, i tifosi e amici di Red avevano spiegato: «Un ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito e fatto in modo che questo defibrillatore sia stato acquistato e installato nel cuore di Jesi! Vogliamo dare l’ennesima dimostrazione che se una persona non è fisicamente tra noi, può continuare a vivere attraverso dei gesti che restano. Sono passati 10 anni dalla scomparsa di Red e da 10 anni il suo nome viene cantato in tutti i stadi dove siamo presenti perché come noi, aveva Jesi nel cuore».

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