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Jesi, il Covid non ferma l’affido: 47 minori hanno trovato una nuova casa nel 2021

Un servizio gestito dall’Asp Ambito 9: esistono diverse tipologie di affido, dalla solidarietà familiare all'affido completo o residenziale

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Foto di Nana-ne da Pixabay

JESI- Sono state tante le famiglie di Jesi e della Vallesina che hanno accolto, nonostante le difficoltà portate dall’epidemia di covid-19, nella propria casa un minore che proviene da altri nuclei familiari e che, per motivi diversi, si trova in difficoltà.

È la magia dell’affido, capace di superare ogni tipo di barriera, un servizio gestito dall’Asp Ambito 9 che, nel 2021, ha visto 47 ragazzi trovare una nuova casa e delle persone che si prendono cura di loro, un numero in perfetta linea con quello degli affidi del biennio precedente.

Esistono diverse tipologie di affido, a partire dalla più semplice solidarietà familiare (l’appoggio) fino a quella più complessa quale l’affido residenziale o completo. L’Asp Ambito 9 promuove ogni anno iniziative volte a formare e sensibilizzare la cittadinanza in merito, con l’obiettivo di reperire sempre più famiglie disponibili a intraprendere l’esperienza concreta dell’accoglienza. Quest’anno si è pensato di condividere con la cittadinanza le testimonianze di famiglie che vivono l’esperienza dell’accoglienza affinché siano i diretti interessati a raccontare la magia del dono che offrono ai minori.

Tre video, disponibili sul sito e nelle pagine social dell’Asp, sono un invito a chiunque per ascoltare le emozioni e delle sensazioni di queste famiglie affidatarie, scoprendo che le gioie e l’appagamento sono largamente superiori alle difficoltà che si potrebbero incontrare, grazie anche al pieno supporto degli operatori dell’Asp che restano sempre al fianco di ciascun nucleo.

Si ha sempre più bisogno di famiglie “amiche” o single che accolgono presso la propria abitazione un ragazzo in difficoltà ed è per questo che la campagna quest’anno è intitolata “Una famiglia per amica – la magia dell’accoglienza”. La realizzazione della campagna è stata possibile grazie alla proficua collaborazione con le associazioni di famiglie affidatarie, in particolare “Ecco Tuo Figlio” e “Famiglie per l’Accoglienza”.

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