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Jesi, la disputa Giampaoletti-Pro Loco non si placa

Il consigliere comunale di minoranza replica di nuovo all'associazione sui costi sostenuti per le iniziative di Capodanno

Marco Giampaoletti
Marco Giampaoletti

JESI – Iniziative di capodanno, non si arresta la diatriba tra il consigliere Marco Giampaoletti e la Pro Loco. L’esponente di minoranza aveva manifestato dubbi sugli investimenti riguardanti gli eventi online organizzati dal Comune e immediata era arrivata la replica del presidente dell’associazione di promozione sociale, Alessandro Tesei.

«Resto molto perplesso della risposta (non risposta) nel merito da parte del presidente della Pro Loco quando le mie erano domande nel metodo rivolte all’amministrazione – la replica di Marco Giampaoletti – . A meno che Alessandro Tesei non sia il nuovo assessore alla cultura o gestisca le comunicazioni dedicate all’assessorato, sui social e non solo. Nessuno ha messo in dubbio le attività dell’associazione durante il corso dell’anno. Semplicemente ho domandato come mai sia mancata dell’informazione sulla possibilità di proporre idee e un bando per destinare certi fondi, tutt’altro che irrisori. Non è solo la ProLoco a realizzare attività in città, molte sono le associazioni culturali, turistiche o sociali attive e meritavano le stesse possibilità secondo il mio punto di vista. Anzi, in un anno così difficile per molte di loro avrei senza dubbio investito in situazioni ben diverse rispetto ad un DJ. Ma è un parere personale. L’altra domanda era sull’opportunità o sul possibile conflitto d’interessi nel vedere questo intreccio a Palazzo Panetti tra un residente del condominio, un’associazione gestita (in quanto presidente) dallo stesso e soldi pubblici destinati alla promozione dell’immobile passati all’associazione. O almeno così mi sembra di dedurre dalla delibera e dalle dichiarazioni. Perplessità che resta molto forte».

«L’unica risposta che ho ottenuto, ma dalla persona sbagliata, è il perché scegliere dei volontari per un piano pubblicitario e non dei professionisti – attacca ancora Giampaoletti -. Una risposta che però aumenta i miei dubbi. Primo perché non può certamente l’accordo tra Anci e Unpli giustificare l’esborso diretto di fondi né una via preferenziale. Se così fosse andrebbe detto a tutte le altre associazioni di essere “secondarie”. Poi perché professionisti di questa o altre attività sono presenti all’interno di molte associazioni, riportando alla luce la necessità di un bando aperto. E, consentitemi la battuta, da un esperto videomaker non mi aspetto un video come l’ultimo pubblicato sulla pagina associativa collegata: capovolto dal verso sbagliato. Mi dispiace non vedere nel comunicato di Alessandro Tesei le critiche rivolte, non a me, che mi ha inviato nei messaggi privati che cita nei social. Sostituiti invece da ringraziamenti all’amministrazione comunale».

Infine, la riflessione finale. «L’amministrazione – dice Giampaoletti – ha coinvolto e finanziato quasi esclusivamente un solo soggetto per queste festività (e, mi pare di capire, con previsioni anche future e sempre nello stesso Palazzo). Sul fatto che una filodiffusione di pochi euro sia meno creativa o utile di un DJ che suonava da solo al costo di 5mila euro più Iva nutro forti dubbi. Commercianti, in grande difficoltà, che per anni hanno finanziato di tasca propria luminarie e spesso anche attività di intrattenimento magari meritavano più attenzioni da parte dell’amministrazione e rispetto nelle considerazioni del presidente di una ProLoco».

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