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Jesi, demolizione dell’ex Ospedale: giù anche il vecchio obitorio

Abbattuta anche l’ultima parte residua del nosocomio che era affacciata su viale della Vittoria. Per completare definitamente l’opera, manca solo il già laboratorio analisi dal lato di Corso Matteotti, oggetto di un secondo e differente appalto

I lavori di demolizione del vecchio obitorio dell'ex Ospedale Civile di Jesi

JESI – Giù anche quello che era l’obitorio dell’ex Ospedale Civile. Se n’è andata anche l’ultima parte residua del nosocomio che era affacciata su viale della Vittoria. Per completare definitamente l’opera, manca solo il già laboratorio analisi dal lato di Corso Matteotti, oggetto di un secondo e differente appalto da affidare.

Ancora questa mattina gli operai del primo lotto dell’abbattimento erano operativi, con braccio meccanico e getto d’acqua per contenere le polveri sulle ormai macerie del basso edificio che ospitava la camera mortuaria dell’ospedale.

I lavori di demolizione del vecchio obitorio dell’ex Ospedale Civile di Jesi

Il grosso del vecchio nosocomio, abbandonato nel 2014 col completamento del trasferimento al Carlo Urbani dell’attività ospedaliera (anche se vi sono rimaste attive fino ai primi mesi del 2018 le cucine), è stato demolito in poche settimane la scorsa primavera. I lavori sono andati avanti in maniera spedita e hanno fatto scomparire i due grandi plessi che guardavano viale della Vittoria.

All’intervento- 755 mila euro l’importo – hanno compartecipato in proporzione alla propria quota di proprietà l’Asur e il Comune di Jesi, che di immobili e area detiene il 12,10%.

Servirà invece un diverso bando per appaltare l’abbattimento anche di quello che era il laboratorio analisi: il Comune ha da poco rilasciato all’Asur l’autorizzazione paesaggistica per la demolizione anche di questa palazzina.

Il vecchio laboratorio analisi dell’ex Ospedale Civile di Jesi, destinato a demolizione

Un via libera che dà seguito al parere favorevole espresso dalla Soprintendenza, che dal canto suo ha anche fornito le proprie prescrizioni per quanto riguarda le opere di ripristino della facciata del Fatebenefratelli – la parte storica settecentesca destinata a rimanere in piedi- a contatto con il fabbricato oggetto di demolizione. Quanto all’autorizzazione del Comune, è relativa anche alla sistemazione provvisoria dell’area che rimarrà sgombra a parcheggio d’uso pubblico e verde.

Sarà solo l’edificio settecentesco, sottoposto a vincolo, su Corso Matteotti a sopravvivere.

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