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Jesi, il Comune pensa alle zone 30

Al via i primi studi, fra le aree suggerite dal Piano della mobilità quella fra le vie Verdi, Papa Giovanni XXIII, della Vittoria e Cavallotti. «Ma ad ora si tratta solo di una progettazione» specifica l’assessora Napolitano

Jesi, traffico in viale della Vittoria

JESI – Quella nell’area urbana delimitata dai viali Verdi, Papa Giovanni XXIII, della Vittoria e Cavallotti potrebbe essere una delle prime zone con limite di velocità ai 30 chilometri orari da sperimentare in città. Ad un professionista è stato affidato l’incarico di studiare come eventualmente introdurla. «Ma ad ora si tratta solo di una progettazione di ciò che potrebbe servire per ottenere il risultato» specifica l’assessora ad ambiente e mobilità Cinzia Napolitano.

Il varo di zone 30 in città rientra fra le indicazioni e i suggerimenti del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che dovrà essere a breve adottato dalla Giunta. «Il Pums – dice l’assessora- indica degli obiettivi da raggiungere: quali siano gli strumenti per arrivarci lo si definirà nel corso dell’iter partecipativo e insieme ai cittadini, senza alcuna imposizione. Contestualmente sarà sottoposto alla procedura di Valutazione ambientale strategica in Provincia».

Quanto alle zone 30, il Pums punta su di loro in un tratto di via Roma; nella zona circoscritta dalle vie Papa Giovanni XXIII, Sanzio, San Pietro Martire, della Vittoria; fra via Setificio, via San Giuseppe e via Garibaldi, dove si suggerisce l’inversione dell’attuale anello di circolazione.

«Una zona 30 – dice Napolitano- non si introduce mettendo un cartello ma creando una situazione viabilistica che induca di per sé stessa l’automobilista a rallentare e adeguarsi: corsie, sensi di marcia, disposizione di marciapiedi e percorsi per bici e pedoni. Se ne sta predisponendo una prima valutazione ma deve essere chiaro che prima di qualsivoglia futuro cambiamento si passerà dal confronto coi residenti di tutte le aree coinvolte. Delle scelte devono essere convinti i cittadini per primi».

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