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“Jesi città da vivere”, 20 imprenditori lanciano un progetto virtuoso – VIDEO

Si tratta di un percorso ad ampio respiro cui potranno aderire anche istituzioni e soggetti culturali per rendere la città più accogliente e turisticamente appetibile

I venti imprenditori jesini che hanno aderito al percorso Jesi città da vivere

JESI – Venti imprenditori jesini del turismo, della ristorazione e del beverage si uniscono per creare un progetto di sviluppo virtuoso della città attraverso le attività di accoglienza, ristorazione e intrattenimento.
Il lancio dell’iniziativa “Jesi città da vivere”, da piazza della Repubblica. «Come assessore al Turismo e Sport mi è anche capitato di celebrare matrimoni, ma tenere a battesimo qualcuno mai – ironizza l’assessore Ugo Coltorti che partecipa alla nascita del percorso “Jesi città da vivere” –, si è sempre provato a fare qualcosa per la città ma forse lo abbiamo fatto in maniera disordinata. Ragionare collettivamente porterà a un benessere di chi vive la città, chi ci lavora e chi fruisce dei servizi».

Attività culturali, di spettacolo, workshop, incontri e iniziative di abbellimento dei locali e dei luoghi per rendere la città più bella, appetibile e vivibile. È l’idea ad ampio respiro promossa da una rete per ora composta da venti soggetti privati che hanno unito le forze per rilanciare Jesi sotto il profilo turistico e culturale. Un’idea già ventilata prima della pandemia e che adesso trova un punto di partenza. Nessun intento polemico, ma piuttosto un piano di sinergie con altri soggetti culturali, istituzioni e del turismo, che vogliano unire le forze, le idee e le progettualità per rilanciare la città, creare interesse, circuiti di interesse, intrattenimento e valorizzazione.

«Vogliamo creare un’offerta di valore per la città» dice Marco Tombini di Jack Rabbit. «Stiamo investendo risorse per immaginare una città migliore domani. Il progetto nasce dall’analisi degli obiettivi per creare le condizioni future necessarie per una città più accogliente e vivibile. Siamo nella prima fase, quella dell’analisi delle necessità, aspettative e criticità poi seguiranno incontri mirati per lavorare insieme», aggiunge Graziano Giacani della Premiata Forneria Creativa, partner della comunicazione che è anche raccordo di tutti gli imprenditori coinvolti.

E se i vari lockdown e le chiusure a singhiozzo hanno stancato tutti, non hanno invece scoraggiato questi 20 giovani imprenditori di Jesi che hanno deciso di unirsi per investire risorse, energie e idee in un ambizioso progetto di sviluppo virtuoso della loro città attraverso le attività di accoglienza, ristorazione e intrattenimento. Un modo insomma per contribuire concretamente a rendere la città sempre più vivibile e attraente nella sua offerta per il pubblico, cittadini e turisti.
Si tratta di una iniziativa privata, ma che vuole essere comunque coinvolgente e aperta nel suo percorso, pronta alle collaborazioni, in primo luogo con il Comune di Jesi.

Nel nuovo progetto “Jesi Città da vivere”ci sono professionisti del settore e gestori di alcuni locali di eccellenza nella città: Birreria Sant’Agostino, Caffè Imperiale, Cibariando Pesce & Dintorni, Corso Piccolo Caffè, Hakuna Matata Cafè, Hostaria Dietro le quinte, Jack Rabbit, Gara Caffetteria e Specialità, Korova Club, La Picca Wine bar, Man Cave Cafè, Mezzometro pizza su misura, Pergolesi Enocaffè, Poldo Burger Bar, Rambaldus Poldo Burger Bar, RossoIntenso Food & Wine,  Sardina Street food, Transylvania Vinyl Bar, Vagamondo gineria, VictorJa. Partner dell’iniziativa è l’agenzia di comunicazione Premiata Fonderia Creativa.

Il percorso di “Jesi città da vivere” inizia in questi giorni, con la presentazione del progetto riconoscibile su ogni vetrina e sui social dei locali aderenti, e con una serie di tre workshop di Design Thinking che aiuterà i 20 partecipanti a trovare metodi e strumenti per lavorare insieme, identificare obiettivi condivisi e un percorso che unisca i partecipanti e crei un impatto positivo per la città. Nei tre incontri si inizierà condividendo dati e percezioni sulla Jesi di oggi e si proseguirà con la creazione di uno scenario condiviso: come immaginiamo la Jesi ideale, quale ruolo hanno gli imprenditori in città e cosa devono cominciare a fare per raggiungere l’obiettivo? La città, le imprese, le persone, gli spazi, fanno parte di uno stesso ecosistema e quello che è stato appena intrapreso è un percorso per capirne la complessità, immaginare come vorremmo diventasse e lavorare per arrivarci.

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