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Jesi, cavalcavia ex superstrada danneggiato: inquinamento non pervenuto lungo l’Asse Sud

Il monitoraggio effettuato dall'Arpam nel periodo in cui i camion venivano deviati nel quartiere Prato non ha registrato sforamenti di polveri sottili

Il traffico lungo l'asse sud

JESI – Camion in coda lungo l’Asse Sud, congestionamenti infiniti nel quartiere Prato. Ma nessuna criticità in termini ambientali. Questo almeno è quanto rilevato dall’Arpam, che dallo scorso mese di luglio, per circa 70 giorni, ha installato temporaneamente una centralina di monitoraggio a ridosso della chiesa di San Sebastiano. Dati che un po’ sorprendono, considerando le lunghe file di veicoli e autoarticolati che creavano non pochi problemi a residenti e commercianti della zona, costretti ad entrare in città a causa del danneggiamento del cavalcavia della ex superstrada.

«Dai dati forniti dall’Arpam – spiega l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano -, non si registrano criticità. Tutti i valori sono nella norma». Effettivamente, i numeri dicono che non vi sono stati sforamenti. Vi sono tuttavia diverse giornate in cui le misurazioni non sono disponibili, soprattutto per le pm10 e le pm 2,5. A chiedere delucidazioni in occasione del consiglio comunale è stato Francesco Coltorti di Jesi in Comune, che ha chiesto la documentazione per poterla approfondire.

Proseguono, intanto, gli interventi di manutenzione su strade e marciapiedi, con particolare riferimento al quartiere Prato. Sono previsti interventi di ripristino del tappetino stradale – e bonifica del sottofondo laddove necessario – nella stessa via del Prato, in via Gallodoro, in via Marconi, in via Zannoni e in via del Molino, risalendo poi anche in via XX Settembre.

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