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Iran, tra miti e pregiudizi

Nikzad Behzad è originario della Persia, ma vive in Italia dal 1979. Laureato in Geologia è la guida ufficiale in lingua italiana del Ministero dei beni culturali iraniano. È stato a Jesi e ha raccontato così il suo paese

Nikzad Behzad ospite a Villa Borgognoni

JESI – Ha catturato l’interesse di molte persone l’incontro con Nikzad Behzad “Iran, tra miti e pregiudizi” andato in scena domenica, 9 luglio, a Villa Borgognoni per la giornata finale di Equa la Festa.

Nikzad Behzad originario della Persia, vive in Italia dal 1979. Laureato in Geologia, è la guida ufficiale in lingua italiana del Ministero dei beni culturali iraniano, Behzad ama raccontare il suo Paese e la sua storia tanto che organizza viaggi in Persia e nei Paesi che facevano parte dell’antico impero Persiano.

Miti e pregiudizi sull’Iran, perché la necessità di organizzare questo incontro?
«Perché c’è molta confusione su questa parte del mondo, pensi che mi venivano fatte domande del tipo “C’è il gelato in Iran?” oppure “Ci sono le auto in Iran?”. Anche questo mi ha spinto a far conoscere questo paese».

Questa confusione regna ancora adesso?
«Si, le persone quando partono mi chiedono se è un paese sicuro, lo immaginano molto chiuso culturalmente. Questo deriva dalla confusione che si genera con paesi vicini come l’Iraq e si generalizza senza conoscere in maniera approfondita. Discorso a parte quello della religione, quando si parla di Islam sono tutti impauriti a priori».

I mezzi di comunicazione italiani come parlano dell’Iran?
«Direi in maniera molto confusa: una volta leggendo un noto quotidiano italiano mi ero fatto delle idee su cosa avrei trovato come momento politico culturale, ma recandomi in Iran per lavoro ho trovato una situazione molto diversa. Quando il governo del paese è vicino alle grandi lobbies allora si parla di progresso dell’Iran; altrimenti non è insolito vedere immagini di uomini anziani e donne interamente vestite di nero che attraversano il deserto. L’Iran non è questo: è un paese bellissimo, aperto culturalmente e ricco di storia e di tante tradizione che sono alla base della cultura di tutto il mondo».

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