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#iorestoacasa, ma c’è chi va dalla fidanzata e chi tiene aperto il locale: dieci denunciati

I carabinieri della Compagnia di Civitanova hanno controllato 156 persone e 40 attività commerciali. Diversi i furbetti stanati a non rispettare le direttive

CIVITANOVA – Ancora altre denunce per la violazione del decreto ministeriale “Io resto a casa”: i carabinieri della Compagnia di Civitanova denunciano dieci persone. 156 persone e 40 attività commerciali controllate.

Due uomini originari del Fermano sono stati rintracciati nella zona industriale di Civitanova mentre giravano senza un giustificato motivo mentre una donna è stata rintracciata a bordo della sua auto a Recanati e ha riferito di essere uscita per andare a trovare il suo fidanzato con il quale aveva un appuntamento.

Un cittadino cinese, residente a Montegranaro, ha invece deciso bene di andare a trovare degli amici a Montecosaro mentre un 45enne di Recanati, nonostante non avesse né urgenza né necessità, è uscito di casa con la sua auto per andare a fare un giro a Potenza Picena.

I militari invece nel cento di Porto Potenza Picena hanno denunciato una coppia di coniugi cinesi, titolari di un negozio di abbigliamento e bazar, che avevano deciso di rimanere aperti al pubblico quando l’attività, come tutte le altre, sarebbe dovuta essere chiusa; è stata avanzata al prefetto di Macerata anche la proposta per la sospensione dell’attività.

Anche altre persone sono state denunciate dai carabinieri perché si trovavano in un comune diverso da quello del proprio domicilio senza un valido motivo.

Oggi decorrono le nuove prescrizioni imposte dal Ministero della Salute e dal Presidente della Regione Marche che prevedono una ulteriore stretta sulla mobilità e proprio a tal riguardo i militari hanno deciso di intensificare i controlli su strada.

La sinergia con le altre forze di polizia coordinate dalla Prefettura di Macerata, uniti all’attenzione del Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio, che ha deciso di seguire personalmente tutte le denunce presentate dalla polizia giudiziaria nell’ambito della campagna di contenimento del fenomeno epidemico, hanno consentito di raggiungere importanti risultati in tema di tutela del territorio e della collettività.

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