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Insieme per l’inclusione, UniMC accende i riflettori su strumenti e pratiche innovative

Torna all'Università degli Studi di Macerata, dal 3 al 7 dicembre 2018, la seconda edizione della manifestazione con convegni, laboratori, spettacoli e interviste in diretta web

MACERATA – Dal 3 al 7 dicembre l’Università di Macerata organizza la seconda edizione di “Unimc for inclusion”, una settimana di formazione, convegni, laboratori, spettacoli e interviste sui temi dell’inclusione e dell’accessibilità, in collaborazione con Sipes Società Italiana di Pedagogia, Associazione Italiana Dislessia Aid, Comunità di Capodarco di Fermo e Anffas insieme a Tuttincluso, Team Marche Special Olympics Italia, Redattore Sociale, EducAid, Goccia Associazione Onlus, Museo tattile statale Omero, Istituto Confucio, Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”, Clementoni, Rids Rete italiana disabilità e sviluppo, Inclusion Europe.

«È un dovere etico incorporato nel nostro lavoro assicurare la piena applicazione dei diritti costituzionali, consentendo alle persone con disabilità di superare ostacoli, non solo materiali, al loro pieno godimento», ha detto il rettore Francesco Adornato presentando l’iniziativa insieme alla delegata al progetto “Inclusione 3.0”, Catia Giaconi, Simone Capellini dell’Università San Paolo del Brasile e i rappresentanti di alcuni dei partner della manifestazione Marco Scarponi, Anffas, Clara Bravetti, Aid, don Vinicio Albanesi e Riccardo Sollini, Comunità di Capodarco e Redattore Sociale

Si comincia lunedì 3 dicembre al Polo Bertelli di Vallebona con un confronto con i maggiori centri universitari internazionali su pratiche, procedure e dispositivi di didattica universitaria inclusiva provenienti da Stati Uniti e Brasile. A seguire, dalle 17 alle 19, andrà in scena il poeta e scrittore Roberto Mercandini con il monologo “Diversamente disabili. Storie e pensieri sulla disabilità”. Martedì 2 dicembre vedrà un focus sulle attività di associazioni e scuole con il convegno “Una rete per l’inclusione”. Mercoledì 5 dicembre sarà dedicato al mondo delle biblioteche con “Biblioteche inclusive” coordinato da Elisabetta Michetti, delegata del rettore per il Sistema Bibliotecario d’Ateneo, sulle biblioteche come garanti del diritto di accesso all’informazione e alla conoscenza. Si prosegue nel pomeriggio con la tavola rotonda sul tema “Quando non è solo tristezza. Come affrontare la depressione”.

La mattina di giovedì 6 dicembre al Polo Bertelli si parlerà della cooperazione internazionale come nuova frontiera dell’inclusione con il coordinamento della professoressa Arianna Taddei. Nella sede dell’Anffas saranno, invece, presentati i risultati di un progetto di ricerca condotto dalla docente Paola Nicolini con la Clementoni sulle qualità richieste a giochi e giocattoli per sostenere i percorsi di sviluppo di bambine e bambini con disabilità. Si conclude venerdì 7 dicembre alla Comunità di Capodarco di Fermo dove si parlerà dei nuovi percorsi di presa in carico per le persone con malattie neurodegenerative.

Ogni pomeriggio sarà costellato da laboratori incentrati sul tema dell’inclusione in rapporto alla didattica, all’arte e alla musica, alla cooperazione internazionale, alla narrazione. Torna anche quest’anno al Museo della scuola Paolo e Ornella Ricca la “Lezione al buio” in collaborazione con “La luna a dondolo”. Tutte le sere alle 21.00 sul canale YouTube di Unimc Web Tv andranno in diretta web le interviste de “L’Escluso” a cura di Aldo Caldarelli in collaborazione con il Redattore Sociale e con Aid. Il programma completo è disponibile on line sul sito www.unimc.it/forinclusion.

A oggi gli studenti UniMC con disabilità e dislessia sono circa 200. Gli iscritti che hanno richiesto i servizi specifici dell’Ateneo – tutorato specializzato, prendi appunti, intermediazione con i docenti – sono aumentati dai 26 del 2011 agli 80 dell’anno accademico 2018/2019. Ai ragazzi con disabilità fisica, sensoriale o con disturbi di apprendimento, come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, si sono aggiunti in questi anni anche giovani con disturbo dello spettro autistico. Questa realtà ha richiesto l’attuazione di una serie di linee strategiche, come la digitalizzazione dei manuali universitari attraverso convenzioni con le case editrici e con enti nazionali per l’adattamento dei testi o la realizzazione di postazioni tecnologiche di studio con tastiere retroilluminate, mouse scanner, trackball, schermi per ipovedenti, software di sintesi vocale e mappe concettuali inserite in luoghi strategici, come le biblioteche didattiche e i laboratori informatici, per favorire la creazione di comunità inclusive per lo studio tra coetanei.

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