Attualità

Industria ancora in affanno

Chiusura d''anno debole per l'industria manifatturiera regionale. Lo attestano i risultati dell'Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche

ANCONA – Chiusura d’anno debole per l’industria manifatturiera regionale, con attività produttiva in moderato calo e attività commerciale stabile rispetto al quarto trimestre 2015. Secondo i risultati dell’Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con Nuova Banca Marche, nel trimestre ottobre-dicembre 2016 la produzione industriale ha registrato una contenuta flessione (-0,4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risultato peggiore di quello rilevato a livello nazionale (+0,3%). A livello settoriale, variazioni negative dell’attività produttiva hanno interessato l’Alimentare e il Sistema Moda. Migliori le performance degli altri settori.

Le dichiarazioni degli operatori intervistati segnalano il permanere di una intonazione non brillante: sale ancora la quota di operatori con produzione stazionaria o in calo (62% contro il 56% della rilevazione del terzo trimestre 2016), mentre si riduce sensibilmente la quota di aziende interessate da aumenti della produzione (35% contro 42% della rilevazione precedente).  Stabile l’attività commerciale complessiva nel quarto trimestre 2016: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una sostanziale stabilità rispetto allo stesso trimestre del 2015, con un andamento lievemente negativo sul mercato interno e marginalmente positivo sul mercato estero.

Le vendite sul mercato interno hanno registrato una flessione dello 0,4% rispetto al quarto trimestre 2015, con risultati positivi per il Legno e Mobile, i Minerali non metalliferi e – su livelli molto contenuti – la Meccanica. Le vendite sull’estero hanno mostrato una variazione positiva estremamente contenuta (0,2%) rispetto al quarto trimestre 2015. Stabilità o lievi aumenti sono stati rilevati in quasi tutti i settori, ad eccezione del Sistema Moda. Il debole andamento dei livelli produttivi e commerciali si è associato a una dinamica dei prezzi molto contenuta, con leggeri incrementi sia sull’interno, sia sull’estero. Anche i costi di acquisto delle materie prime sono risultati in crescita molto moderata in entrambi i mercati.

Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2016, i livelli occupazionali hanno registrato un moderato aumento (0,2%). Nello stesso periodo le ore di cassa integrazione sono diminuite del 17,2% rispetto allo stesso periodo del 2015 passando da 8,4 milioni a circa 7 milioni. In aumento sono risultati sia gli interventi ordinari (+95,6%), passati da 995 mila ore del quarto trimestre 2015 a 1,9 milioni di ore del quarto trimestre 2016, sia gli interventi straordinari passati da 2,9 milioni di ore del quarto trimestre 2015 a 4,7 milioni di ore del quarto trimestre 2016 (+61,4%). In forte diminuzione invece gli interventi in deroga (-92%) passati da 4,5 milioni di ore del quarto trimestre 2015 a circa 362 mila ore del quarto trimestre 2016. Dall’analisi dei dati per ramo di attività emerge che la diminuzione osservata è attribuibile alla consistente flessione dell’artigianato (-96%), del commercio (-89,1%) e dei settori vari (-77,8%) a fronte dell’incremento delle ore complessive autorizzate nell’industria (+59,6%) e nell’edilizia (+74%).

«Il dato relativo al quarto trimestre 2016 – dichiara il Presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli – conferma il permanere di una intonazione congiunturale nel complesso ancora debole. Analogamente a quanto rilevato nel corso dei primi nove mesi dell’anno, il ruolo della domanda interna ha mostrato una dinamica appena più sostenuta della domanda estera, anche se entrambe hanno manifestato segni di difficoltà nell’Alimentare e nel Sistema Moda. Confermano il difficile quadro i segnali che provengono dai settori popolati da imprese di media e piccola dimensione».