ANCONA – È un no secco all’incenerimento dei rifiuti quello espresso dal Popolo della Famiglia per voce del suo coordinatore regionale Gabriele Cinti.
«Siamo contrari alla costruzione di inceneritori nelle Marche», ha commentato Gabriele Cinti, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia delle Marche, riguardo la notizia dell’impugnazione da parte del Governo della legge Regionale che vieta la costruzione di inceneritori nella regione.
«Gli inceneritori mettono in pericolo la salute delle persone che abitano nei loro dintorni – ha continuato Cinti – Il fatto poi che una zona possibile per l’eventuale costruzione sia l’API di Falconara, incrementa a dismisura il rischio per la salute dei falconaresi.
Aspetteremo il verdetto della Corte Costituzionale, e nel caso fosse a favore degli inceneritori, faremo, insieme a chi vorrà combattere con noi questa battaglia, tutto il possibile per evitarne l’apertura nelle Marche. Come al solito i 5 Stelle cambiano idea dalla sera alla mattina e a rimetterci sono i cittadini».
Il Popolo della Famiglia auspica dunque una gestione sostenibile dei rifiuti, a vantaggio della salute e dell’ambiente.
«Gli inceneritori possono tranquillamente essere eliminati come metodologia di trattamento dei rifiuti – sottolinea Fabio Sebastianelli – sostituendoli vantaggiosamente con il riciclo e il riuso, sulla scia di quanto avviene a Capannori in Toscana, dove è previsto anche il riutilizzo dei materiali non riciclabili, come ad esempio parti di elettrodomestici. L’esempio degli elettrodomestici ovviamente è una piccola parte di quello che potrebbe essere fatto».
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