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Imprenditori in rete

Primo incontro al Finis Afriacae per il Bni di Senigallia alla presenza di oltre 150 imprenditori della zona. Sono 29 le richieste di adesione arrivate in poche ore. Venti gli imprenditori che hanno chiesto di essere informati sulle nuove iniziative

Incontro Bni

SENIGALLIA – Oltre 150 imprenditori hanno preso parte ieri mattina al lancio del capitolo Bni di Senigallia. Il gruppo ha già al suo attivo 29 professionisti del territorio.

Bni
Il metodo Bni (Business Network International), “la più grande organizzazione di referenze a livello mondiale”, come si legge nel sito, nasce negli Usa nel 1985 e sbarca in Italia diciotto anni dopo: ad oggi vanta 6mila sostenitori. Nelle Marche sono attivi otto capitoli, di cui quattro nelle provincia di Ancona. La mission è aiutare i membri ad aumentare il proprio business tramite un programma basato sul passaparola strutturato, positivo e professionale che permetta loro di sviluppare relazioni significative e a lungo termine con imprenditori e professionisti.

I numeri di Bni
Nel corso del 2016 un aumento di oltre 3,6 milioni di fatturato è stato possibile grazie allo scambio di referenze e alla fiducia reciproca tra imprenditori e professionisti. E questo solo considerando le Marche, mentre il dato italiano, sempre per lo scorso anno, parla di 110 milioni. Al termine della presentazione sono arrivate altre 29 domande di adesione. Un’altra ventina vuole essere aggiornata sulle prossime iniziative. Starà al capitolo esaminare le domande e valutare le accettazioni. Anche sulla base della regola che prevede un solo esponente per categoria professionale.

Gli interventi
«Una platea importante – ha salutato il sindaco Maurizio Mangialardi – capace di confrontarsi e migliorare. Le vostre idee possono arricchire tutta la comunità cittadina. Del vostro metodo mi piace l’idea di fare rete e di capacità di conoscere e saper affrontare le difficoltà sanno come affrontarli». A partire da mercoledì 15, i membri di “Veni, Vidi, Vici” (così è stato chiamato il capitolo senigalliese, quarto in provincia dopo Ancona, Jesi e Castelfidardo) si riuniranno settimanalmente per scambiarsi referenze e cercare, attraverso il passaparola qualificato, di ampliare i propri business. «Soprattutto per le imprese giovani, oltre internet, non ci sono tante altre possibilità per farsi conoscere se non il passaparola» è il commento di Marco Del Moro, presidente dei giovani di Confindustria Ancona. Incontri rigorosamente in primissima mattinata. Un caffè, un biglietto da visita e il successivo confronto sui progetti di lavoro. «L’orario è inusuale – ha spiegato Gabriele Paoloni, direttore di Bni Marche – ma è così in tutto il mondo è da oggi lo è anche qui a Senigallia. Prima di portare questo movimento nelle Marche ho girato diversi capitoli in Italia. Lo ammetto: ero partito titubante ma poi ho considerato Bni come un valore aggiunto per il nostro territorio». Un gruppo all’avanguardia:«A Senigallia, come nel resto del mondo, non basta più saper lavorare bene – ha spiegato Guido Picozzi, direttore Bni Italia – Occorre comunicare, far sapere a più persone possibile cosa facciamo. Non bisogna essere i più bravi ma i migliori».

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