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No al Green pass a scuola, nasce il Comitato spontaneo docenti e personale Ata per la libertà di scelta

Il gruppo, che ha preso forma su alcune chat di Telegram dove si sono raccolti 500 membri, annuncia battaglia per la libertà di scelta vaccinale. Alla Regione Marche la richiesta di test salivari

Immagine di repertorio

ANCONA – No al Green pass obbligatorio per il personale scolastico e rispetto della libertà di scelta di non vaccinarsi contro il Covid-19. Sono gli obiettivi che hanno spinto un gruppo di docenti e di dipendenti Ata delle scuole marchigiane, a costituirsi in un Comitato spontaneo per la libertà di scelta. 

Il gruppo, guidato dall’osimano Pierpaolo Pacifici, ha preso forma su alcune chat Telegram, dove sono confluite quasi 500 persone. Il comitato chiede la revoca del decreto che ha istituito a partire dal primo settembre l’obbligo di Green pass per docenti, personale Ata e studenti universitari. Un decreto che, secondo il Comitato, «impone di fatto un obbligo vaccinale indiretto, entrando così in contrasto con la normativa europea e con la Costituzione italiana, e viola il diritto al lavoro del personale scolastico non vaccinato».

Inoltre si batte per la libertà di scelta in ambito vaccinale «sancito dall’articolo 32 della Costituzione e dalla Convenzione di Oviedo», oltre che per l’abolizione del lasciapassare vaccinale anche per accedere ad altri servizi «in contrasto con la normativa europea e con la Costituzione italiana».

Il gruppo di docenti e personale Ata annuncia che intende chiedere un incontro all’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico e che chiederà al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, di fornire al personale scolastico, che ne faccia richiesta, test salivari rapidi gratuiti meno invasivi dei test antigenici rapidi o molecolari naso-faringei, «per aumentare l’accettabilità di test ripetuti» dal momento che in base alla «Circolare del Ministero della Salute del 14 Maggio 2021» dove si afferma che «il campione di saliva può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2 in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo».

Nei giorni scorsi l’assessore Saltamartini aveva annunciato l’acquisti di test salivari proprio in vista della ripresa dell’anno scolastico. Tra le priorità del Comitato quella di costituire una rete con genitori, studenti delle scuole superiori e studenti universitari, allo scopo «di ottenere il comune obiettivo della libertà vaccinale e dell’abolizione del green pass».

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