Attualità

Giornata Mondiale contro la violenza di genere, anche lo sport si mobilita per le donne

Con Luisa Rizzitelli, responsabile di Assist, parliamo del progetto SAVE a favore delle donne che subiscono discriminazioni nel mondo dello sport

portiere, calciatrice
Foto di planet_fox da Pixabay

ANCONA – Anche lo sport in prima linea a difesa delle donne nelle celebrazioni per il 25 novembre, Giornata Mondiale contro la violenza di genere. Nello specifico, promosso da Assist (Associazione nazionale atlete attiva dal 2000 per la difesa dei diritti delle donne nello sport) e Differenza Donna Ong (realtà di esperienza trentennale nel contrasto alla violenza e gestore del numero verde antiviolenza 1522 del Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio), è stata attivato il progetto SAVE – Sport Abuse and Violence Elimination contro violenza, molestie e abusi nel mondo dello sport.
Con Luisa Rizzitelli, responsabile di Assist che vive ad Osimo, abbiamo cercato di entrare nello specifico del fenomeno con alcuni importanti spunti di riflessione.

Luisa Rizzitelli
Luisa Rizzitelli, responsabile di Assist che cura il progetto SAVE

Dott.ssa Rizzitelli, come nasce il progetto SAVE e cosa vuole tutelare Assist?
«SAVE nasce da una idea di Assist che da 20 anni opera per i diritti delle donne nello sport. Le discriminazioni nello sport a danno delle donne purtroppo ci sono a partire dal fatto che nessuna donna in Italia può avvalersi di una legge dello Stato, ossia la L.91/81 sul professionismo sportivo. Tutte le donne infatti sono ritenute dallo stato e dallo sport “dilettanti”, anche quando invece è palese sia un lavoro a tutti gli effetti».

Riscontrate tante azioni di discriminazione verso le donne anche nel mondo dello sport? In che forme?
«Le discriminazioni o comunque le situazioni di non pari opportunità sono trasversali e toccano tutte le discipline, in particolare quelli che hanno per stereotipi e convincimenti una idea che possano essere solo praticate dagli uomini».

Qual è la disciplina più attenzionata sotto questo punto di vista?
«SAVE offre, attraverso “Differenza Donna Ong”, prestigiosa realtà che si occupa di violenza, la possibilità di assistere gratuitamente le vittime di abusi e molestie. Con l’esperienza di Assist, invece, Save avrà una capillare campagna di sensibilizzazione nelle scuole e nelle realtà sportive tutte».

Che tipo di sostegno fornite alle atlete e quanto è importante una corretta informazione preventiva e scolastica?
«Per le scuole è già attivo un progetto che si chiama “SAVE for School” e porta proprio un programma di informazione ad alunni, docenti e genitori. Nel mondo sportivo, grazie ai patrocini importanti di Coni, CIP e delle tantissime Federazioni, costruiremo incontri e occasioni di studio e confronto».

Avete iniziative in programma per questa giornata?
«Le iniziative in programma riguarderanno a livello di sensibilizzazione perlopiù il Lazio, grazie alla volontà della Regione di partire con una campagna di questo tipo. Ci auguriamo che altre istituzioni locali e regionali vorranno seguire l’esempio e sostenere il nostro impegno e i nostri progetti».

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