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Frecciate nel piatto

Anche le mense scolastiche fanno discutere maggioranza e opposizione. Botta e risposta fra il candidato sindaco del Pd, Osvaldo Pirani e Jesiamo

JESI – Si litiga anche sulle mense. Ieri, l’amministrazione comunale ha segnalato i buoni risultati conseguiti dalla refezione scolastica cittadina, al settimo posto nazionale nella classifica di “foodinsider”, il sito dei genitori sensibili alla qualità del cibo che premia i menu più equilibrati in base ai parametri delle linee guida della ristorazione scolastica e le recenti raccomandazioni dell’Oms. Questo monitoraggio non considera aspetti come il gradimento del pasto, ma la qualità, la frequenza e la varietà degli alimenti proposti nei menu scolastici in base ai suddetti parametri. Jesi fino a qualche tempo fa era prima ed ora, nonostante abbia aumentato ulteriormente il punteggio, ha perso qualche posizione, pur restando nella top ten.

«L’indagine sulle mense scolastiche vede Jesi ancora nella top ten, benché superata da altre realtà nella corsa verso la vetta – scrive il candidato sindaco del Pd, Osvaldo Pirani -. Ne dà notizia un comunicato stampa dell’amministrazione comunale, il quale spiega che la classifica premia i menu più equilibrati in base a parametri che nulla hanno a che vedere con il gradimento del pasto da parte degli alunni. Sì perché poi la realtà racconta di bambini che tornano ogni giorno a casa da scuola senza aver toccato cibo, con i genitori costretti a farli pranzare (o cenare) alle quattro del pomeriggio. Con tutte le problematiche che ne conseguono: digiuno prolungato, calo della concentrazione, spreco alimentare, soldi buttati. A cosa serve dunque primeggiare in una graduatoria che premia l’introduzione di pasta semi-integrale, la riduzione di insaccati, la varietà di legumi, se poi tutto rimane nel piatto? Si dirà che ci sono problemi oggettivi e assai complessi da risolvere. Bene, facciamolo. Poi semmai esultiamo».

Immediata la replica di Jesiamo, il movimento di maggioranza al fianco del sindaco Massimo Bacci: «Ai tuttologi candidati sindaco che oggi dissertano di mense, come ieri di urbanistica e l’altro ieri di lavori pubblici e domani di chissà cos’altro – si legge -, l’invito ad approfondire la questione della refezione scolastica con la Commissione Mensa, composta a Jesi da ben 60 persone tra genitori ed insegnanti, che certamente potrà meglio di ogni altro e senza strumentalizzazioni di sorta chiarire tanti utili aspetti».

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