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Fossombrone: torna a risplendere la luce sulla vetrata dell’altare di San Filippo

Il prezioso reperto architettonico è stato recuperato e sarà svelato ai cittadini. L'intervista al direttore onorario dei Musei di Fossombrone, l'architetto Marco Luzi

la luce sulla vetrata dell’altare di San Filippo
La luce sulla vetrata dell’altare di San Filippo

FOSSOMBRONE – Torna a risplendere la luce sulla vetrata dell’altare di San Filippo: il prezioso manufatto, dopo un lungo ed accurato restauro, torna ad irrorare l’altare maggiore dell’omonima chiesa di Fossombrone (Pu).

L’importante recupero di questo prezioso reperto architettonico verrà svelato ai cittadini sabato 6 giugno alle 16.30: sarà il direttore onorario dei Musei di Fossombrone, l’architetto Marco Luzi, a raccontare tutti i segreti che si celano dietro la vetrata e il suo complesso restauro.

Si tratta di un progetto redatto ben 4 anni fa e che si è reso necessario in quanto la finestra, per motivi strutturali, era stata accecata dalla presenza di un tramezzo che, di fatto, ne impediva il passaggio della luce.

Al riguardo, abbiamo chiesto all’Architetto Luzi di svelarci in anteprima alcuni retroscena: «Si tratta di una macchina teatrale barocca costituita di architettura, pittura e luce che aveva il compito di inondare di luce l’altare. È evidente – prosegue il direttore onorario dei Musei di Fossombrone – che si tratta di un modello che si ispira alla concezione barocca e che si rifà alla visione del Bernini realizzata per il Vaticano; non avendo lo stesso spazio presente a San Pietro, l’idea del genio è stata riadattata alla struttura di Fossombrone. Per quello che concerne invece la datazione, dai simboli gentilizi che appaiono, potremmo dire che l’epoca di realizzazione sia riconducibile al Papato di Clemente XI, quindi in un periodo compreso tra il 1700 e il 1721».

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