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Forza Italia: Olindo Stroppa getta la spugna

L'esponente azzurro incaricato dal coordinatore provinciale, Daniele Berardinelli, a coordinare il gruppo di lavoro «per ridare una struttura politica al partito», chiede che si torni a parlare dei problemi seri che attanagliano Fabriano e non di cene

Piazza del Comune di Fabriano

FABRIANO – Olindo Stroppa fa un passo indietro. L’esponente di Forza Italia incaricato dal coordinatore provinciale azzurro, Daniele Berardinelli, di coordinare un gruppo di lavoro «per ridare una struttura politica al partito», chiede che si torni a parlare dei problemi seri che attanagliano la città e non di cene.
«Cene, uno e trino, quanto interesse per il centrodestra. Vi spiego come sono andate le cose, circa 15 giorni fa visto che nessuno si preoccupava di Forza Italia, io iscritto al partito, mi sono preso la responsabilità di riunire intorno ad un tavolo i simpatizzanti che conoscevo di questo, chiamiamolo partito, visto che nemmeno il consigliere comunale, Silvano D’Innocenzo, era tesserato. L’unico tesserato di Fabriano a oggi risulto solo io», attacca Stroppa.

Olindo Stroppa

«A parte questo ho cercato di riunire tutti quelli che conoscevo e che un tempo erano tesserati per poter riorganizzare un gruppo. Questo ha dato fastidio al consigliere comunale D’Innocenzo che più volte aveva dichiarato di abbandonare la politica, ma non sembra sia la realtà, e che quindi giustamente rivendica la proprietà del partito. Io approvo e ne sono felice perché ho raggiunto lo scopo che mi ero prefisso, da questo momento a Fabriano Forza Italia c’è ed ha un referente, quindi a lui l’onore di gestire questa campagna elettorale», ironizza.

L‘ex consigliere comunale azzurro si rimette alle decisioni del partito. «Odio le divisioni nei partititi, la decisione spetta ai responsabili regionali che, qualunque essa sia, accetto senza polemiche. L’importante che si faccia qualcosa per questa città, per farla uscire dai soliti schemi che ci hanno governato negli ultimi 50 anni e che ci hanno portato ai risultati che ora abbiamo. La parola ora ai cittadini. Saranno loro, con il loro voto, a decidere il futuro della città e non le solite bagarre politiche per la divisione di quattro scomode sedie. Ricordo a tutti che sono stato seduto cinque anni sugli scranni dell’Assise civica e consiglio ai nuovi consiglieri di portarsi un cuscino per la schiena. Spero che ormai tutto sia chiaro, cominciamo a parlare dei veri problemi della città e ce ne sono tanti, abbiamo un tasso di disoccupazione allarmante, i giovani che sono costretti ad abbandonare Fabriano, i cittadini che non si sentono più sicuri. Io che da sempre sostengo che bisogna lasciare spazio ai giovani, perché il futuro devono crearselo loro, visto che noi giovani degli anni ‘60/’70 abbiamo ormai una visione completamente diversa del futuro Quindi, con felicità, ritorno a fare il pensionato e a coltivare il mio orto e le mie rose», annuncia, in conclusione, Stroppa.

«Nella mia vita ho dato tanto per questa città, dal Basket, al Palio, alla festa del volontariato, alla politica, e poi il lavoro che spesso mi teneva lontano da casa. È giunto il momento di dedicare il tempo a me stesso, alla mia famiglia e ai miei hobby».

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