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Il questore Pignataro: «Dedichiamo la Festa della Polizia di Stato ai medici»

Il giorno di Pasqua la Polizia porterà doni negli ospedali maceratesi, «per onorare le vittime del Coronavirus e la memoria dei 100 medici e 23 paramedici deceduti», spiega l'autorità

Il questore di Macerata Antonio Pignataro

MACERATA – «Oggi, la festa della Polizia di Stato, la dedichiamo ai medici». A parlare, in occasione del 168° anno dalla Fondazione della Polizia di Stato è il questore di Macerata Antonio Pignataro.

Nessuna festa a causa del Covid-19. «Questo è il momento di stare vicino ai medici e soprattutto a tutte le persone che hanno sofferto e che stanno soffrendo a causa del virus: proprio per questo il giorno di Pasqua, domenica 12, la Polizia porterà, insieme ai primi cittadini, dei doni agli ospedali maceratesi – ha annunciato il questore Pignataro -. Andremo negli ospedali per onorare tutte le vittime del Coronavirus e la memoria dei 100 medici e i 23 paramedici deceduti».

«I nostri figli e i nostri nipoti non devono più vedere queste scene e queste tragedie che addolorano il nostro cuore e la nostra anima – ha aggiunto il questore -. Alla popolazione di Macerata voglio dire una cosa: ognuno di noi faccia la sua parte e che questo sia un momento di riflessione e di meditazione. Noi, come sempre, continueremo a farlo svolgendo le funzioni pubbliche con disciplina, con onore e come atto di fedeltà e di amore. Gli stessi sentimenti che stanno dimostrando i medici impegnati in prima linea a combattere questo male».

«Tutte le persone che sono riuscite a sconfiggere il virus hanno testimoniato la grande umanità e il grande conforto ricevuto dal personale medico; questo non lo dimenticheremo perché la memoria dovrà essere il nostro valore – ha continuato Pignataro -. Proprio per questo domenica porteremo dei doni che saranno simbolo di riconoscenza, gratitudine e conforto; continuiamo tutti a fare la nostra parte per far sì che tragedie come queste non avvengano più. La festa della Polizia di Stato, quest’anno, la dedichiamo ai nostri medici e al personale sanitario» ha concluso il questore.

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