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Ferrovia lungo la Fano-Grosseto, si lavora al progetto

Il consigliere regionale Andrea Biancani ha incontrato i due architetti che hanno avanzato la proposta e visto le carte

Il progetto dei binari a fianco della superstrada

URBINO – Si lavora al progetto per la Ferrovia lungo la Fano-Grosseto, almeno fino al nodo di Arezzo.

Biancani con gli architetti

Il consigliere regionale Andrea Biancani sta seguendo l’iter da tempo e fa alcune considerazioni. «Non verrà mai ripristinata sull’attuale tracciato – dice Biancani -. I giorni scorsi mi sono incontrato con Francesca e Lorenzo Indio, due giovani architetti di Fermignano che hanno elaborato una proposta progettuale per realizzare una nuova linea ferroviaria a fianco della superstrada Fano-Grosseto. Una proposta sensata, lungimirante, che pensa ad una infrastruttura ferroviaria moderna che ci permetterebbe di collegarci direttamente almeno con il nodo di Arezzo (sono circa 120 km). Arezzo rappresenta uno snodo ferroviario molto importante che ci collegherebbe direttamente con la costa tirrenica, con Roma, Firenze e tutto il Nord-Est. Sono anni che ribadisco che se RFI dovesse attivare una nuova linea ferroviaria commerciale, rivolta cioè ai passeggeri, non lo farebbe mai sull’attuale tracciato che collega Fano-Urbino».

Non è tutto perché la Provincia, nel 1993, a sei anni dalla chiusura della ferrovia Fano-Urbino avvenuta nel 1987, aveva già avviato uno studio che prevedeva di realizzare una nuova linea ferroviaria a fianco della strada Fano-Grosseto, collegamento che avrebbe unito il nostro territorio con il nodo ferroviario di Arezzo.

«Sono sempre più convinto che bisogna andare avanti con il percorso ciclopedonale lungo l’ex Ferrovia, compatibile con l’eventuale treno turistico, due progetti che si sostengono a vicenda – spiega Biancani -. Il rischio vero è lasciare l’attuale tracciato abbandonato, senza futuro, non utilizzabile dai cittadini in tempo brevi. Sono inoltre convinto che le persone vogliono un percorso ciclopedonale lungo l’ex ferrovia. Il progetto di ciclabile, a fianco del sedime, su cui RFI ha già espresso parere positivo, resta la soluzione più realizzabile con tempi e costi certi ed è compatibile con il ripristino della ferrovia turistica».

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