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Fermo convalidato per Dimasi

Il presunto omicida del professore di Lettere sassoferratese, Alessandro Vitaletti, resta in carcere. La difesa ha chiesto i domiciliari, la decisione nelle prossime ore. Domani i funerali a Sassoferrato

Carcere di Montacuto
Carcere di Montacuto

SASSOFERRATO – Sebastiano Dimasi resta in carcere a Montacuto. Questa la decisione del Gip, Livia Brutti, del Tribunale di Perugia, innanzi al quale si è celebrata l’udienza di convalida nella mattinata di oggi 2 febbraio. Dunque, fermo convalidato per l’uomo, accusato di aver ucciso Alessandro Vitaletti, il professore di Lettere, sabato 28 gennaio a Sassoferrato. Il 55enne dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario. Il fascicolo, ora, passerà alla Procura del Tribunale di Ancona per poter istruire il processo.

Il tribunale di Perugia

Dimasi ha ribadito la propria versione dei fatti, vale a dire di essere stato lui aggredito da Vitaletti. Quest’ultimo era in possesso del coltello e, per corroborare la propria versione, un taglio al ginocchio che è stato suturato dai medici. Quindi, il muratore sarebbe riuscito a disarmare il professore e, poi, l’avrebbe colpito con ben 24 coltellate, di cui tre mortali, tutte al torace. Spaventato e sotto choc, Dimasi avrebbe buttato il coltello in via Buozzi e si sarebbe allontanato a bordo della propria autovettura. Una versione dei fatti che, evidentemente, non ha convinto il Gip umbro che ha, dunque, convalidato il fermo.

La difesa del muratore calabrese, rappresentata dall’avvocato fabrianese, Enrico Carmenati, ha anche chiesto la modifica della misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eventualmente con braccialetto elettronico, sostenendo che non ci sarebbe nessuno dei tre elementi a sostegno della misura restrittiva in carcere: il pericolo di fuga, pericolo di reiterazione del reato e inquinamento prove. Su questo il giudice si è riservato e ha deciso di rigettare la richiesta. La difesa ha annunciato che ricorrerà al Tribunale del Riesame. Al momento, quindi, Dimasi torna a Montacuto.

Intanto, nella mattinata di oggi, è giunto anche il nullaosta del magistrato per la riconsegna della salma alla famiglia. Domani, 3 febbraio, dalle 8:30 – nella casa del commiato Belardinelli – sarà aperta la camera ardente. I funerali saranno nel pomeriggio, alle 15, nella chiesa di San Facondino a Sassoferrato. Quindi, il feretro sarà tumulato nel cimitero cittadino.

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