Attualità

Febbre al triage

Pronto Soccorso di Jesi preso d'assalto a causa dell'influenza stagionale. L'Asur corre ai ripari

L'esterno del Pronto Soccorso dell'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – L’influenza stagionale destabilizza il Pronto Soccorso. E si corre ai ripari. L’organico del reparto, che in questi giorni sta davvero facendo gli straordinari per seguire tutti gli utenti e gestire le estenuanti attese al triage, è stato reintegrato fino a raggiungere il numero previsto di 14 medici in servizio (13 Dirigenti e 1 Direttore). L’assunzione di nuovi Medici, fa sapere l’Area Vasta 2, permetterà quindi di ripristinare la turnazione di due Medici anche durante la notte. Tantissimi coloro che hanno protestato per le ore d’attesa prima di essere visitati, a partire dal Tribunale per i Diritti del Malato.

Il Pronto Soccorso di Jesi

«Nonostante l’elevata affluenza di utenti al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Jesi durante il mese di dicembre 2016, attribuibile anche all’epidemia influenzale che ha colpito in maniera eccezionale la Regione Marche – si legge nella nota inviata dall’azienda sanitaria -, il personale in servizio, seppur in numero ridotto per quel che riguarda l’organico medico, ha lavorato a pieno regime e ha garantito lo stesso numero di prestazioni, in tempi appropriati per ciascuna tipologia di gravità. Lo dimostra anche il confronto dei dati di attività rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».

Vengono quindi forniti i dati. Nel mese di dicembre 2015 hanno avuto accesso al PS di Jesi un totale di 2.278 pazienti di cui 2,7% in codice rosso e 34,2% in codice giallo. Nel mese di dicembre 2016 il totale degli accessi è stato numericamente simile, cioè 2.294, ma è aumentato il numero dei pazienti con maggiore gravità clinica (5% codici rossi e 39,6% codici gialli) che richiedono, come è ovvio, un maggior tempo per la diagnosi e il trattamento, con un comprensibile, conseguente, allungamento dei tempi di attesa per i codici di minor gravità (verdi e bianchi).

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