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Fase 2, Polacco (Confcommercio): «Una ripartenza a singhiozzo ma siamo fiduciosi»

Anche a Macerata è stato il giorno della ripartenza; impressioni propositive per gli operatori del settore nonostante il lavoro sia ben diverso dai mesi precedenti al lockdown

«Come confederazione siamo molto soddisfatti di questo inizio della Fase 2 per molti settori della nostra economia; chiaro è che non si tratta di una vera e propria rinascita ma piuttosto di una ripartenza a singhiozzo». A parlare è Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche che si dice soddisfatto di questo primo giorno di attività dopo il lockdown per un gran numero di imprese ma che, allo stesso tempo, spiega come sia ancora difficile per i cittadini uscire di casa e abituarsi a questa diversa “normalità”.

«Nel caos nazionale delle norme dettate dall’Inail, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Governo – che solo a distanza di un giorno dalla riapertura ha diffuso i protocolli – senza dubbio bisogna ammettere il grande lavoro fatto dalla Confcommercio in sinergia con tutte le associazioni di categoria e con la Regione Marche – ha spiegato Polacco -. Questo lavoro di squadra ha dato modo agli imprenditori di mettersi in regola e ha favorito le riaperture nella giornata di oggi con protocolli che sono stati presi d’esempio anche da altre regioni».

«Certo è che non si tratta di una vera e propria rinascita ma piuttosto di una ripartenza a singhiozzo – ha osservato il direttore di Confcommercio Marche -. Alcuni infatti hanno riaperto e altri aspettano ancora delle direttive maggiori; siamo in una fase di rodaggio che interessa tutti. Al momento il 50% del settore della ristorazione della nostra regione ha riaperto e contiamo che, nel fine settimana, si potrà arrivare a un 70%; certo è che il lavoro non è ancora ripreso a pieno regime. Nel settore dell’abbigliamento invece siamo subito partiti con un 70% già da oggi».

Anche a Macerata infatti, nonostante bar, ristoranti e negozi di abbigliamento aperti, sono pochi i clienti che hanno deciso di fare una colazione, un pranzo o un aperitivo fuori o che hanno acquistato un capo di abbigliamento e c’è ancora un po’ di timore. «In tal senso stiamo portando avanti i corsi di formazione per i nostri imprenditori perché è importante riaprire bene, nel rispetto delle norme e con la massima responsabilità – ha concluso Polacco -. Una responsabilità che ci auguriamo sia poi trasmessa a chi lavora ma che deve avere anche chi acquista».

Le barriere in plexiglass al bar Delizie di Macerata

Nei bar e nei ristoranti del centro di Macerata la voglia di ripartire è tanta e gli addetti del settore sono propositivi ma, certamente, il lavoro non è lo stesso di prima. «Si riparte e diciamo che stiamo ricominciando a lavorare anche se con modalità completamente diverse – racconta Roberta Valenti, titolare del bar Delizie in corso Cavour -. Abbiamo posizionato i pannelli in plexiglass davanti al bancone, abbiamo solo due tavolini dentro e due fuori – per mantenere la distanza minima di un metro – abbiamo dovuto eliminare i giornali e sanifichiamo costantemente le superfici. Siamo ottimisti anche se il lavoro non è lo stesso di prima; ci affidiamo anche al buonsenso dei clienti sperando che la situazione sanitaria vada, mano a mano, migliorando e si possa tornare il prima possibile alla normalità».

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