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Fano, scetticismo sul progetto della Pista Pump Track

A muovere svariati dubbi sulla bontà del progetto è il Movimento RadicalSocialista: «Un parco urbano è un grande spazio verde, la sua bellezza è anche nell'essere “vuoto” dal chiasso, dall'asfalto e dal cemento»

Pump Track a Fano
Pump Track a Fano

FANO – Il progetto della nuova Pista Pump Track continua a raccogliere critiche. Gli ultimi in ordine di tempo a muovere svariati dubbi sulla bontà del progetto è stato il Movimento RadicalSocialista che non ha gradito la scelta dell’amministrazione di costruire una pista in asfalto e cemento all’interno di un parco pubblico:

«L’amministrazione comunale di Fano continua a rimangiarsi gli impegni sul parco urbano ‘Luciano Polverari’. Il progetto non va avanti (forse va indietro, viste le condizioni dell’area sul lato della vecchia casetta), però dal cilindro amministrativo esce all’improvviso il coniglio di una pista per… acrobazie ciclistiche».

A finire sul banco degli imputati anche le modalità non proprio partecipative: «Ancora una volta la giunta della partecipazione (molto teorica) adotta nella pratica una soluzione calata dall’alto, senza alcun confronto se non nei corridoi e negli uffici del palazzo comunale. Una pista da pump-track lanciata su un progetto, quello appunto del parco urbano, che invece era nato da una genuina prassi condivisa, accompagnando la scelta con la solita retorica di successi garantiti a più livelli. – e concludono – Un parco urbano è un grande spazio verde, la sua bellezza è anche nell’essere “vuoto” dal chiasso, dall’asfalto e dal cemento della città circostante: non è necessario costruirci qualcosa a tutti i costi».

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