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Fano, sanità: la lettera di Seri a Ceriscioli scatena l’ira delle opposizioni. «A che gioco sta giocando?»

Pollegioni, segretario della lista civica Nuova Fano: «Forse il sindaco ha paura delle conseguenze future e non sa più come giustificarsi con i cittadini». Marta Ruggeri del M5S: «Questa missiva ha tanto il sapore di una pezza volta a coprire un buco»

Massimo Seri
Massimo Seri

FANO – Non è di certo passata inosservata la lettera aperta inviata dal sindaco di Fano Massimo Seri al presidente di Regione Luca Ceriscioli per sollecitare immediati interventi per rivalutare il ruolo dell’Ospedale Santa Croce.

«La pandemia da Covid-19 – scrive Seri – ha rimesso al centro delle decisioni pubbliche e delle priorità individuali i temi riguardanti la salute, sia collettiva che individuale, quale bene comune, che credo obbligherà nel medio-lungo termine, una volta superata l’emergenza, a ridisegnare il sistema sanitario del futuro».

Il sindaco di Fano si riferisce all’accordo siglato nel 2018: un protocollo di intesa tra Regione Marche e Comune di Fano sull’assetto delle strutture ospedaliere dopo la realizzazione del nuovo Ospedale provinciale dell’Azienda Ospedaliera ‘Ospedali riuniti Marche Nord’.

Ospedale Santa Croce di Fano
Ospedale Santa Croce di Fano

«Questo accordo – prosegue Seri – rappresentava, in quel momento storico, la sintesi possibile in relazione ai vincoli normativi ed economici in essere, nonché agli obiettivi prefissati dalle rispettive amministrazioni in coerenza al mandato elettorale ricevuto dalle comunità rappresentate».

Un accordo però che, alla luce dell’emergenza pandemica, oggi scricchiola: «Questa drammatica e difficile esperienza deve diventare un’occasione importante per ripensare il nostro sistema sanitario regionale e non solo, proprio perché non saremo più come prima. Abbiamo visto in questi mesi gli effetti di una diversa risposta dei modelli sanitari regionali in termini di decessi, di ricoveri e di contagi, tra chi ha privilegiato grandi strutture ospedaliere sul territorio e chi invece ha puntato sul mantenimento di strutture ospedaliere già esistenti, privilegiando i servizi distribuiti (cure primarie e servizi di prevenzione). Bisognerà pertanto attrezzare un sistema sanitario capace di fronteggiare le emergenze, valorizzando in modo nuovo le strutture Ospedaliere esistenti, potenziandole ed integrandole, per poter affrontare in modo flessibile ed adeguato vecchie e nuove patologie, avendo presente gli scenari futuri di salute e di malattia».

La missiva non ha ancora trovato riscontro da parte del governatore ma ha innescato la reazione sdegnata di Stefano Pollegioni, segretario lista civica Nuova Fano: «A che gioco sta giocando il sindaco Massimo Seri? Veramente l’emergenza Covid lo ha illuminato sul futuro della sanità fino a fargli dire “No alla struttura unica”? quel “NO” che la Nuova Fano ha sempre sostenuto e che non era certo la tesi del sindaco e del Pd fanese? che strano!».

«Forse ha paura delle conseguenze future e non sa più come giustificarsi con i cittadini. Noi lo avevamo detto e non solo noi! Purtroppo l’emergenza Covid-19 ha messo tristemente in chiaro che certe scelte sono sbagliate ma questo non può giustificare un atto sbagliato che ha decretato, consapevolmente, lo smantellamento dell’Ospedale della terza città delle Marche in favore di un Ospedale a Pesaro che deve gestire un’utenza enorme visto che questo presidente di Regione e il suo Pd ha chiuso anche le strutture ospedaliere dell’entroterra – e conclude – il sindaco non poteva non sapere cosa stesse firmando».

Marta Ruggeri del M5S Fano
Marta Ruggeri del M5S Fano

Un attacco aspro ma non certo isolato. Gli fa eco Marta Ruggeri del M5S: «Una lettera vaga, con richieste vaghe, soprattutto inviata fuori tempo massimo. Infatti il 17 giugno la Regione ha già inviato al Ministero della Salute il piano di riorganizzazione per emergenza Covid, prevedendo, per il nostro territorio, che tutti i posti letto aggiuntivi siano concentrati a Marche Nord, nell’ospedale San Salvatore di Pesaro che nelle intenzioni del Pd regionale dovrebbe presto chiudere per far largo alla nuova (crediamo purtroppo ancora unica) struttura di Muraglia. Le chiacchiere stanno a zero: dopo aver bocciato tanti atti presentati in consiglio comunale (e regionale) dal M5S e aver praticato la politica dell’attendismo rassegnato, come si può pensare di tornare ad avere credibilità sul tema con una letterina? Questa missiva ha tanto il sapore di una pezza volta a coprire un buco grande come i lunghi anni in cui il nostro sindaco non ha fatto niente per potenziare la sanità del nostro territorio».

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