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Fano, operaio precipitato dall’impalcatura, la preoccupazione dei sindacati: «Ormai non fa più notizia»

Nei cantieri edili delle Marche, nell’anno 2023, sono stati denunciati 1424 infortuni sul lavoro, il 6,7% in più rispetto al 2022

L'eliambulanza "Icaro" di stanza a Torrette

FANO – Preoccupazione e sdegno da parte della sigla sindacale FILLEA–CGIL Pesaro Urbino sulla tematica degli infortuni sul lavoro che, attraverso la voce del segretario generale Giuseppe Lograno, ha voluto esprimere solidarietà all’operaio precipitato nel vuoto ed ora ricoverato a Torrette.

«Siamo vicini al lavoratore che il 13 marzo scorso ha avuto un grave infortunio cadendo da una impalcatura in un cantiere nella città di Fano. Siamo preoccupati perché ogni giorno assistiamo ad infortuni nei cantieri e siamo arrabbiati perché questo fatto ormai non fa più notizia, siamo, ormai, abituati ai morti sul lavoro, al lavoro pericoloso, spesso senza tutele e senza sicurezza».

Il settore delle costruzioni continua ad essere quello in cui si registra il maggior numero di infortuni: nei cantieri edili della nostra Regione, nell’anno 2023, sono stati denunciati 1424 infortuni sul lavoro, il 6,7% in più rispetto al 2022 pari a 90 infortuni in più.

«Continueremo la nostra mobilitazione su questo argomento – conclude Lograno . dopo lo sciopero di due ore fatto il 21 febbraio con presidio in centro a Pesaro, continueremo a sensibilizzare i lavoratori su questo argomento e lavoreremo per la riuscita dello sciopero nazionale dei settori privati che CGIL e UIL stanno organizzando per il mese di aprile proprio sul tema della sicurezza e contro le morti sul lavoro».

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