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Da Fano una nuova strada di collegamento per Pesaro?

Ne sta discutendo la giunta comunale fanese: al vaglio la fattibilità, i costi e le eventuali strategie progettuali da attuare. Quattro sono le attuali alternative progettuali prese in analisi

Da Fano una nuova strada di collegamento a Pesaro?
Da Fano una nuova strada di collegamento a Pesaro?

FANO – Una nuova strada che colleghi Fano a Pesaro? Ne sta discutendo la giunta comunale fanese: al vaglio la fattibilità, i costi e le eventuali strategie progettuali da attuare. Quello che è invece sicuro è la necessità da parte della città di Fortuna di un nuovo collegamento diretto con il capoluogo di provincia.

Dati alla mano, si calcola che, a livello giornaliero, almeno 6000 pendolari al giorno si muovano sull’asse Fano-Pesaro e circa 2000 in direzione Pesaro-Fano-Pesaro: numeri importanti che dimostrano il bisogno di nuove vie di percorrenza in quanto la rete stradale presente non sempre risulta adeguata alla mole di traffico.

Quattro sono le attuali alternative progettuali prese in analisi e soppesate sulla bilancia dei costi-benefici dallo studio elaborato dal dirigente dei Lavori Pubblici del Comune ingegnere Sandro Sorbini e dall’architetto Veronica Balsomini.

L’analisi è partita dallo studio dei tratti già esistenti: la S.S. 16 Adriatica, la S.P. 25 Provinciale Ardizio e in secondo luogo le strade provinciali S.P. 122 Novilara – Fenile, S.P. 60 Sanatorio – Candelara e S.P. 45 Carignano. Sono stati tracciati i necessari collegamenti, definendo quattro ipotesi progettuali, che riguarderanno la strada Interquartieri, l’uso della strada di Roncosambaccio e due proposte in affiancamento all’ A14.

La proposta fatta dai tecnici, analizzata dalla giunta, rappresenterà il primo importante passo per arrivare al coronamento di questa ambiziosa quanto indispensabile infrastruttura.

L’opera verrebbe finanziata per l’importo di 20 milioni come intervento nell’ambito degli accordi tra Comune di Fano e Regione per il miglioramento della viabilità tramite i fondi ministeriali a disposizione delle Marche.

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