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Fano, a giugno è già emergenza siccità: scatta l’ordinanza per l’utilizzo dell’acqua potabile

A destare preoccupazione il livello del fiume Metauro calato sensibilmente a causa della riduzione drastica delle precipitazioni. Multe per i trasgressori

Fiume Metauro (fonte wikipedia)
Fiume Metauro (fonte wikipedia)

FANO – Risparmio idrico e limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile. È questo il diktat che emerge dall’ordinanza firmata dal sindaco di Fano. Nonostante quella della razionalizzazione dell’acqua sia una restrizione che si ripete da diverse estati, è abbastanza preoccupante che si sia resa necessaria già nel mese di giugno.

A destare preoccupazione il livello del fiume Metauro calato sensibilmente a causa della riduzione drastica delle precipitazioni; il tratto fornisce infatti acqua potabile a Fano, a Pesaro e a buona parte della provincia. Una situazione seria, tanto che la stessa Autorità di ambito territoriale ottimale Marche Nord ha trasmesso ai sindaci della provincia la richiesta di emettere un’apposita ordinanza per limitare i consumi dell’acqua potabile.

Direttiva recepita dal primo cittadino Seri e tramutata subito in ordinanza già dalla giornata del 29 giugno: su tutto il territorio comunale sia vietato il prelievo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati, con eccezione dei giorni di lunedì e giovedì, dalle 22 alle 24; per il lavaggio di cortili e piazzali; per il lavaggio privato di veicoli a motore; per il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale.

Vale la pena ricordare che, eventuali violazioni alla ordinanza, possono essere sanzionate dalla polizia locale con verbali che vanno dai 25 e i 500 euro, multa che sarà imputate in solido anche a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del luogo o dei siti dove tali inadempienze saranno riscontrate

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