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La Fano di domani? Più collegamenti tra centro e mare e riqualificazione delle aree dismesse

Il consiglio comunale ha approvato gli indirizzi per la redazione del Prg. Il sindaco Seri: «L’approvazione di questi indirizzi è lo specchio fedele del modo che abbiamo di amministrare»

Vista panoramica su Fano
Fano

FANO – La Città della Fortuna guarda al futuro e pianifica già oggi il suo domani. È stato approvato nella seduta del 19 maggio il documento che illustra lo sviluppo urbanistico della Fano che verrà.

Al centro di questa programmazione, la volontà di rendere Fano un luogo dove crescere e vivere, con spazi pubblici ampi ed accoglienti, in un contesto fruibile a cui adeguare, in secondo luogo, quelli che sono gli interventi privati.

Le priorità che hanno indirizzato le scelte dell’amministrazione sono state il riuso del patrimonio edilizio esistente con una conseguente riduzione dell’utilizzo di suolo. Ruolo centrale sarà svolto anche dalla rigenerazione e riqualificazione di aree dismesse di particolare significato identitario per la città. Verrà migliorata la viabilità carraia e verranno implementati i collegamenti tra centro e mare.

Massimo Seri
Massimo Seri

«L’approvazione di questi indirizzi – afferma il sindaco Massimo Seri – è lo specchio fedele del modo che abbiamo di amministrare, ovvero confrontandoci, condividendo e coinvolgendo la città e le sue articolazioni. Siamo arrivati a queste linee programmatiche dopo un lavoro serio fatto di studi ed analisi socio economiche che partono dal progetto Orizzonte 2030, analizzando e facendo riflessioni prima sulla città pubblica e poi su quella privata e non viceversa, cosa questa assolutamente non scontata e che da ancor più forza e credibilità a quello che sarà il futuro Prg».

«Ora che le linee programmatiche per il nuovo PRG sono state approvate – sottolinea il vicesindaco Cristian Fanesi – è intenzione dell’amministrazione portare la nostra idea di sviluppo urbanistico per Fano quanto più possibile a conoscenza dei cittadini, per continuare quel percorso di partecipazione, fatto di ascolto e di dialogo, che ne ha caratterizzato la genesi e sulla cui strada intendiamo continuare».

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