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Fano, in arrivo nuove risorse per la biblioteca Federiciana

Nel 2020 la struttura compirà 300 anni. Ma occorrono nuovi spazi anche per far fronte alle recenti donazioni

FANO – Un milione di euro per la ristrutturazione della Federiciana. È quanto ha iscritto a bilancio l’amministrazione comunale anche in vista dei trecento anni della biblioteca, da celebrare nel 2020. E servono nuovi spazi.

Il tema si è riproposto dopo la decisione degli eredi di Paolo Bonetti di fare dono della sua collezione di testi di filosofia e storia alla città alla quale il saggista, docente e acuto osservatore delle vicende fanesi è sempre rimasto intimamente legato. Quei libri non potranno però essere immediatamente consultati.

Proprio la mancanza di spazi alla Federiciana e alla Me.Mo ha infatti obbligato a trasferire il lascito all’ex scuola di Carignano, che funge da deposito in uso al servizio bibliotecario.

Stesso destino per un’altra collezione privata, quella dedicata ad arte e teatro messa assieme dallo scenografo Sauro Tomassini venuto a mancare nel 2005. Altro fanese che si è fatto strada e il cui erede ha inteso così perpetuarne il ricordo e l’impegno culturale.

Ma la questione non è nuova. Un anno fa circa infatti i familiari di Valerio Volpini hanno donarto alla città la biblioteca privata dell’intellettuale. Qualcosa come 15.000 fra libri, riviste, documenti e carteggi che hanno bisogno di un’attenta opera di catalogazione.

Nei mesi scorsi si è provveduto a conferire l’incarico di condurre una perizia al personale della libreria Pontremoli di Milano, dove erano stati anche acquistati una decina di documenti autografi di Volpini. Tra le condizioni dettate della famiglia anche periodiche iniziative celebrative, come la mostra di fine 2018. Nessun problema invece ad accogliere nella collezione di stampe antiche della Federiciana quella donata da Stefano Alessandrini e risalente al XVII secolo che ritrae il vescovo di Fano Ippolito Cantalupi.

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