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Fano, novità per l’Ambito sociale

Si va verso un’integrazione con struttura unica e una sola figura dirigenziale. Ruolo assunto da Roberta Galdenzi che sarà alla guida del settore Servizi Sociali e coordinatrice d’Ambito. L'assessore Tinti: «In questo modo si riduce la spesa»

FANO – Sempre più stretto il rapporto tra il Comune di Fano e l’Ambito territoriale 6, di cui fanno parte  in totale altri 8 Comuni.

L’assessore ai Servizi Sociali Dimitri Tinti intende dare nuovo slancio all’Ambito ridefinendone il modello organizzativo, passando ad una convenzione che rafforzi la delega al Comune di Fano ente capofila, per avviare poi un percorso condiviso per la creazione di un’Azienda Servizi alla Persona o di un’Unione di Comuni, così come prescrive il nuovo Piano Sociale 2019/2021 a superare il modello convenzionale.

Questo processo porterà all’integrazione tra le strutture e all’unificazione della figura dirigenziale tra Settore Servizi Sociali e ATS n.6, nella persona della coordinatrice d’Ambito Roberta Galdenzi, con l’effetto che la compartecipazione dei restanti 8 Comuni alla relativa spesa resterà invariata rispetto al 2019, mentre il Comune di Fano dovrà farsi carico della quota aggiuntiva che si andrà a ridefinire.

L’assessore Dimitri Tinti

«Nella delibera di giunta si stabilisce che dal primo gennaio 2020 i tre dipendenti del Comune di Fano attualmente distaccati all’ufficio di staff dell’Ats (Ambito territoriale sociale) rientreranno nell’organico del settore Servizi Sociali. In questo modo si riduce la spesa di compartecipazione dei restanti 8 comuni, mentre gli obiettivi programmatici del Settore Servizi Sociali e dell’ATS 6 saranno unitari e riguarderanno la gestione associata delegata delle funzioni d’Ambito da parte di tutto il personale del Settore Servizi Sociali del Comune capofila».

Nel prossimo Comitato dei Sindaci, previsto per il 28 novembre a Mondolfo, si procederà all’approvazione della Convenzione Intercomunale triennale (2020-2022) in cui verrà formalizzata la delega per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali, definendo nel dettaglio le aree di intervento delegate, nonché le modalità di potenziamento degli attuali presidi territoriali comunali.

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