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Fano, 62enne trovato privo di sensi in strada. È grave. Indagano le autorità

Al momento nessuna ipotesi è esclusa; plausibile un malore ma anche l'eventualità che l'uomo sia stato travolto da un altro automobilista

via Brigata Messina
via Brigata Messina

FANO – È giallo sul 62enne rinvenuto esanime accanto alla sua auto nel tardo pomeriggio di lunedì 26 febbraio. E’ successo in via Brigata Messina non distante dalla chiesetta di Centinarola, in un tratto ben noto per la sua pericolosità; il rettilineo in questione risulta particolarmente stretto.

Al momento l’uomo, R.F., le sue iniziali, si trova ricoverato in prognosi riservata al nosocomio locale: le sue condizioni sono ritenute gravi. A dare l’allarme intorno alle 19 è stato un passante che ha notato il 62enne disteso a terra privo di sensi, affianco alla sua macchina, con lo sportello ancora aperto. Sul posto è stato chiesto l’immediato intervento del 118 che ha provveduto al trasferimento dell’uomo al Santa Croce.

Sul luogo anche gli uomini della Polizia locale per i rilievi del caso e per chiarire l’accaduto: al momento nessuna ipotesi è esclusa; plausibile un malore che lo ha colto appena sceso dal mezzo ma anche l’eventualità che l’uomo sia stato travolto da un altro automobilista che ha pensato bene di dileguarsi invece di prestare soccorso. Un aiuto prezioso per far luce sull’accaduto potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere presenti nella zona: i frame sono stati già requisiti dagli agenti che contano di ricavare elementi utili per chiarire la dinamica e gli eventuali responsabili.

Stefano Pollegioni
Stefano Pollegioni

Quasi profetiche le parole dell’esponente UDC Pollegioni che proprio pochi giorni fa aveva denunciato pubblicamente la pericolosità di quel tratto: «Purtroppo, sul posto, ho potuto verificare che anche questa via comunale, stretta e a doppio senso di marcia, percorsa anche da mezzi pesanti è pericolosissima e bisognevole di interventi per far si che le auto rallentino la velocità per salvaguardare l’incolumità dei residenti. In quel tratto stradale esistono abitazioni che hanno le loro pertinenze proprio sulla strada e i rischi sono sempre dietro l’angolo lo stesso per ciclisti, pedoni e bambini che la percorrono».

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