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Fano, 26enne morto sul lavoro: titolare della Polver indagato per omicidio colposo

Nella giornata odierna l'autopsia sul corpo di Giacomo Cesaretti. Le autorità si stanno focalizzando sul rispetto delle procedure per l’utilizzo in sicurezza del macchinario

Giacomo Cesaretti
Giacomo Cesaretti

FANO – È indagato per omicidio colposo il titolare dell’azienda Polver. In quello stabile nella prima mattinata del 5 aprile ha perso tragicamente la vita il 26enne Giacomo Cesaretti, finendo schiacciato tra un macchinario ed una parete. Purtroppo inutili i soccorsi prontamente allertati dai colleghi: la corsa contro il tempo degli uomini del 118 è stata vana. Spetterà alle autorità ed agli ispettori del lavoro fare luce sulle eventuali responsabilità.

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Va detto che l’ipotesi di reato per cui è indagato il proprietario dell’azienda è un atto dovuto: nella giornata odierna si terrà infatti l’autopsia sul corpo del 26enne che verrà effettuata dall’anatomopatologo degli Ospedali Riuniti Torrette di Ancona nominato dalla Procura della Repubblica competente, Marco Palpacelli. L’essere indagato permetterà al titolare della Pover di nominare un proprio consulente per prendere parte all’autopsia.

È stato posto sotto sequestro anche il carroponte che avrebbe schiacciato l’operaio 26enne: le indagini, unitamente ai dati raccolti dagli esami condotti sul corpo, permetteranno di ricostruire l’esatta dinamica in modo da chiarire l’eventuale rispetto delle procedure per l’utilizzo in sicurezza del macchinario. Da fissare la data per le esequie: plausibile che dopo l’esame autoptico l’autorità giudiziaria rilasci il nulla osta per permettere alla famiglia di organizzare i riti funebri. Giacomo viveva a Roncosambaccio con la madre ed il fratello: la notizia della sua tragica scomparsa ha scosso dalle fondamenta la città e quanti avevano conosciuto lo sfortunato 26enne.

Tanti gli attestati di stima, di affetto e di ricordo che in queste ore stanno tappezzando i social, tra questi quelli del primo cittadini Massimo Seri: «Il mio pensiero va a Giacomo Cesaretti, giovanissimo fanese, morto ieri per un incidente sul lavoro. Mi stringo alla sua famiglia con profondo sentimento di cordoglio. Non si può morire così giovani! Non si può morire sul luogo di lavoro!».

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