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Falconara, ex Tapioca: da discoteca a “Scuola Naturale”

Il Comune partecipa al bando Habitat della Fondazione Cariverona che mette a disposizione finanziamenti fino a 500 mila euro per progetti di tutela delle risorse naturali, della biodiversità e del patrimonio naturale locale

L'ex Tapioca all'interno del parco Unicef a Falconara

FALCONARA – Nuova vita per l’ex Tapioca all’interno del Parco Unicef: da discoteca a “Scuola Naturale”. È quanto auspica il Comune di Falconara che partecipa al bando Habitat della Fondazione Cariverona: in palio ci sono finanziamenti fino a 500 mila euro per progetti di tutela delle risorse naturali, della biodiversità e del patrimonio naturale locale. Il piano di recupero della struttura redatto dall’Ufficio Ambiente prevede la realizzazione di uno spazio dove tenere lezioni all’aperto con i bambini da zero a cinque anni; dove svolgere attività di educazione ambientale, laboratori con le scuole elementari e medie e progetti e sperimentazioni di sistemi a basso impatto ambientale con i ragazzi degli istituti superiori, contando sulla collaborazione di partner come Cifa Onlus, Legambiente, Pro Loco Falconamare, i tre istituti comprensivi di Falconara e l’Università Politecnica di Madrid per le iniziative rivolte agli studenti più grandi.

Per conoscere l’esito della valutazione occorrerà attendere fino al 31 marzo. L’ex discoteca di via degli Spagnoli è stata costruita nel 1969, nel 2004 convertita ad arena cinematografica e in seguito chiusa per la necessità di interventi di ristrutturazione.

«Il progetto di recupero e ampliamento dell’ex Tapioca è molto ambizioso perché promuove il nuovo concetto di scuola all’aperto, sempre più attuale data l’emergenza sanitaria e la tendenza di fare lezione in mezzo al verde per permettere ai bambini di stare a contatto con la natura– spiega l’assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi –. La realizzazione della scuola naturale coinvolgerà vari settori e diverse realtà che si occupano di ambiente e di fragilità. L’idea inoltre è quella di chiamare i cittadini a una partecipazione attiva: potranno infatti contribuire alla gestione dell’area e all’organizzazione degli eventi. Sono molto orgogliosa del fatto che il Comune abbia ottenuto anche la collaborazione di partner nazionali e internazionali, oltre a quella di importantissime realtà del nostro territorio».

Il parco Unicef a Falconara

Il progetto prevede la possibilità di ampliare lo spazio coperto con la realizzazione di ulteriori 400 metri quadrati per organizzare anche attività divulgative a carattere scientifico-ambientale, presentazioni, laboratori, rappresentazioni teatrali e altre attività inclusive con il coinvolgimento di persone con fragilità. In estate l’utilizzo dell’immobile e del parco Unicef, in base al progetto, potrebbe essere esteso ai centri estivi. L’edificio, immerso nel verde, si trova infatti in una posizione strategica, perché vicino al centro e ai quartieri di Falconara Alta e Palombina Vecchia.

Insieme al recupero dell’ex Tapioca è previsto il restyling dell’area verde, anche attraverso la realizzazione di percorsi per collegarla al vicino parco Kennedy, al mare e ai quartieri circostanti. Una connessione importante sarebbe con l’istituto d’istruzione superiore Cambi-Serrani, dirimpetto all’ingresso dell’Unicef, per sottolineare la vocazione educativa del complesso una volta recuperato.

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