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Falconara, confronto tra Comune e Arpam sulle esalazioni. Signorini punta a coinvolgere Capitaneria e Ispra

Tra le iniziative è prevista la convocazione di un tavolo con la Capitaneria di porto per monitorare l’impatto dell'attracco delle petroliere sull'ambiente e l’organizzazione di un incontro con i rappresentati dell’Ispra. Il confronto si è tenuto oggi al Castello dopo le esalazioni segnalate il 26 e il 27 agosto

Stefania Signorini, sindaco di Falconara Marittima

FALCONARA – Confronto tra il Comune di Falconara Marittima e l’Arpam sul tema delle esalazioni. L’incontro, tra il sindaco di Falconara Stefania Signorini, il direttore generale di Arpam Rossana Cintoli e il direttore tecnico scientifico dell’Arpam Giorgio Catenacci si è tenuto oggi, mercoledì 6 settembre, al Castello con l’obiettivo di delineare strategie per tutelare la popolazione.

Nel corso del confronto sono state definite una serie di azioni che puntano a coinvolgere la Capitaneria di porto, l’Ispra, e il Ministero dell’Ambiente. Tra le iniziative è prevista la convocazione di un tavolo con la Capitaneria di porto per monitorare l’impatto dell’attracco delle petroliere sull’ambiente e l’organizzazione di un incontro con i rappresentati dell’Ispra.

Successivamente, sulla base dei dati che emergeranno dall’incontro con l’Ispra, il Comune punta a un confronto con il Ministero dell’Ambiente per la verifica dell’Autorizzazione integrata ambientale. Quanto emergerà dai prossimi incontri, fa sapere il Comune in una nota stampa, sarà oggetto di una seduta della Commissione consiliare Ambiente, come richiesto in Consiglio comunale nell’ultima seduta.

Il tavolo con Arpam era stato richiesto dal sindaco Stefania Signorini a seguito delle esalazioni segnalate tra il 26 e il 27 agosto, che avrebbero interessato diverse zone del territorio e diverse fasce orarie. Dall’analisi dei dati delle centraline Arpam per la qualità dell’aria è emerso, fa sapere il Comune, il 26 agosto, in corrispondenza delle segnalazioni sono stati «registrati picchi di concentrazione nell’aria di acido solfidrico e di anidride solforosa.

Rossana Cintioli Arpam

Il rapporto dei tecnici Arpam non ha individuato anomalie all’interno della raffineria ma è stata evidenziata la presenza, tra la mattinata del 26 e quella del 28, di due navi al pontile dello stabilimento petrolifero, la prima per caricare olio combustibile e la seconda per scaricare un additivo dei carburanti, l’Mtbe. Proprio sulla concomitanza delle segnalazioni con la presenza delle navi si basa la prima azione concordata da Comune di Falconara e Arpam», ovvero un tavolo con la Capitaneria di porto, per valutare nuovi controlli sugli attracchi, «che non si limitino alla documentazione delle imbarcazioni e al rispetto del codice della navigazione, ma che interessino anche gli aspetti tecnico-ambientali, con l’eventuale ausilio del personale Arpam».

Sul tavolo anche un incontro con i rappresentanti dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, di cui l’Arpam è referente a livello regionale. «Il confronto sarebbe propedeutico – si legge nella nota – a un summit con i funzionari del Ministero dell’Ambiente, con il quale esaminare lo stato di attuazione delle prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale)».

«È mia intenzione – dice il sindaco Stefania Signorini – verificare in particolare il cronoprogramma per la realizzazione del sistema di captazione dei vapori dai tetti flottanti dei serbatoi della raffineria, un sistema la cui necessità è stata evidenziata anche dalle esalazioni avvenute ad aprile 2018». Il sindaco Signorini ha chiesto infine all’Arpam la trasmissione dei dati registrati dalle centraline per la qualità dell’aria in tempi brevi, entro poche ore dalle segnalazioni, in modo da «riscontrare il prima possibile la presenza di sostanze potenzialmente nocive per la salute, per poter informare la cittadinanza».

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