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Santarelli replica sul sequestro del cantiere a Monte Fano

Il candidato a sindaco di Fabriano per i grillini dice: «Vediamo l’evoluzione di questo fermo amministrativo da parte della Forestale, la magistratura si esprimerà». Inoltre, rende noti i criteri per l'eventuale nomina degli assessori, annuncia l'avvio della raccolta firme per la presentazione della lista per le amministrative

Gabriele Santarelli

FABRIANO – Resi noti i criteri per la chiamata pubblica promossa dal Movimento 5 Stelle di Fabriano per ricoprire il ruolo di Assessore nella possibile giunta pentastellata. «Per quel che riguarda il cantiere di Monte Fano aspettiamo l’evoluzione. Ma io non c’entro nulla», le parole del candidato a sindaco grillino, Gabriele Santarelli, indirizzate verso coloro che lo hanno tirato in ballo. Da domani, primo aprile, inizia la raccolta firme per la lista del M5S. Ci si ferma a 22 nomi.

Mattinata di proposte e risposte quella che il Movimento 5 Stelle di Fabriano ha deciso di fare oggi, 31 marzo. Si parte con la chiamata pubblica già sperimentata, con successo a Torino, per selezionare le persone che saranno chiamate a ricoprire la carica di Assessore comunale in caso di vittoria alle elezioni dell’11 giugno prossimo.
«Noi abbiamo professionalità interne che probabilmente saranno sfruttate, ma non vogliamo limitarci. Per questo la chiamata. Desideriamo che chi ha competenze e professionalità anche esterne al Movimento possa essere utile alla nostra causa. È una scelta di apertura al merito. Da oggi, nel nostro sito www.fabriano5stelle.it, è disponibile il link per tutto ciò che c’è da sapere in quest’ottica». Fra i requisiti minimi c’è il possesso almeno del diploma di scuola superiore, conoscere una lingua straniera, nessuna condanna, non essere iscritto a partiti politici e non aver partecipato a elezioni in liste concorrenti al M5S, non essere iscritto alla Massoneria, non aver ricoperto per più di due mandati ruoli direttivi o nei CdA di aziende pubbliche, partecipate o private con nomina da parte del comune di Fabriano, non avere legami di parentela fino al terzo grado con candidati della lista o del candidato sindaco del M5S, impegnarsi ad attuare i contenuti del programma elettorale, accettare e sottoscrivere l’impegno etico.

«L’idea è quella di avere assessori tecnici, indirizzare il lavoro dei dirigenti e organizzare i lavori degli stessi. Per noi la piramide è chiara: il consiglio comunale decide, gli assessori prendono in carico le decisioni e vanno dai dirigenti per pianificare il lavoro. Tutto ciò a inizio anno e non a metà, come è accaduto nella migliore delle ipotesi con questa amministrazione. Speriamo di ricevere candidature anche da fuori Fabriano. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per la mezzanotte del prossimo il 10 maggio. Poi nel giro di qualche giorno comporremo la Giunta e, quindi, la presenteremo. Le deleghe assessorili saranno decise a seconda dei curricula e in base a questo decideremo anche il numero di Assessori da nominare», specifica Santarelli.

Per quel che riguarda l’impegno etico, «che non prevede alcuna penale pecuniaria, ma solo l’eventuale interruzione del rapporto fiduciario con il Sindaco e, dunque, la revoca della nomina», prevede: accettare, durante la campagna elettorale, i principi di finanziamento del M5S; garantire, durante la campagna elettorale, la propria presenza alle riunioni nelle quali, per competenze e materie, è richiesta; a coordinarsi con il candidato Sindaco nei rapporti con i media e la stampa; a garantire la propria presenza ai momenti di formazione previsti per i consiglieri e gli assessore prima e dopo le elezioni amministrative; a presentare, entro 60 giorni dall’approvazione da parte del Consiglio comunale delle Linee programmatiche 2017-2022, una Delibera quadro di programmazione per le materie di propria competenza coerentemente con il programma presentato dal M5S per le elezioni; a garantire assidua presenza nelle Istituzioni, in Giunta, in Consiglio comunale e dove sia necessario al fine di attuare il programma affidato; a garantire un confronto continuo con il Gruppo consiliare del M5S; a garantire almeno due volte all’anno un confronto pubblico con i cittadini per relazionare sulla propria attività istituzionale; a informare immediatamente il candidato Sindaco nel caso in cui sia destinatario di avviso di garanzia per indagine penale o della Corte dei Conti.

«Vogliamo, quindi, assessori a tempo pieno che possano contribuire a scrivere il programma compatibilmente con le nostre idee», dichiara Santarelli che annuncia anche che da domani si inizia a raccogliere le firme per la presentazione della lista, minimo 175 e massimo 350, che è composta da 22 nomi e non 24 come consentiva la normativa in vigore. Ma, comunque, in numero superiore al minimo consentito, vale a dire 16. Questi i nomi: Joselito Arcioni, Alessio Betti, Euro Cesaroni, Vincenza Di Maio, Fabio Filipponi, William Giordano, Guido La Rovere, Clenio Mancini, Roberto Marani, Sara Marinucci, Barbara Pagnoncelli, Claudia Palazzi, Cristiano Pascucci, Silvano Pasquini, Guido Passari, Andrea Romani, Paolo Rossi, Stefania Santarelli, Roberta Stazi, Monica Tisi, Giuseppina Tobaldi e Tommaso Tondo.

In coda alla conferenza stampa, Gabriele Santarelli non si è sottratto ad alcune dichiarazioni in merito alla querelle legata al sequestro del cantiere di Monte Fano da parte dei Carabinieri Forestali avvenuto ieri, 30 marzo. Nelle settimane precedenti al cantiere, numerose polemiche politiche fra l’ex assessore regionale, Gianluca Carrabs, e lo stesso Santarelli. Il primo ad accusare il secondo di «eccesso di difesa e minimizzazione dei danni che la ditta toscana, che stava eseguendo i lavori, stava arrecando alla pineta».

Sequestro cantiere

La replica di Santarelli, oltre ai post su Facebook, è arrivata anche questa mattina. «Vediamo l’evoluzione di questo fermo amministrativo da parte della Forestale, la magistratura si esprimerà. Il cantiere è attivo da due anni e avrebbe terminato i lavori oggi, 31 marzo. E da domani, si sarebbe provveduto a iniziare le opere di recupero dell’area. Dal verbale di fermo amministrativo emergerebbe una discrepanza fra le prescrizioni date e i lavori realizzati. Io non ho alcun ruolo in tutta questa faccenda. È vero che il tecnico che ha seguito il tutto fa parte della cooperativa Efedra dove lavoro anch’io. Ma logicamente ognuno è responsabile dei lavori che segue. È strumentale l’attacco e che sia avvenuto a fine cantieri. Il collega professionista – conclude Santarelli – si sta tutelando come reputa opportuno».

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