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Fabriano, la giornata del seminario #Marcheuropa

Il lavoro come fattore centrale per la rinascita post-sisma: il ciclo di seminari formativi organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con Istao, ha fatto tappa venerdì scorso a Fabriano

Il Museo della Carta e della Filigrana
Il Museo della Carta e della Filigrana

FABRIANO – Il lavoro come fattore centrale per la rinascita post-sisma. #Marcheuropa, il ciclo di seminari formativi organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con Istao, ha fatto tappa venerdì scorso a Fabriano, dedicando il quinto e ultimo appuntamento a “Marche inclusive. Creare lavoro: formazione e nuove opportunità occupazionali”.

Al Museo della carta e della filigrana studiosi, sindacalisti, rappresentanti delle categorie e amministratori locali si sono confrontati su quello che il presidente Mastrovincenzo ha definito in apertura «il problema dei problemi, soprattutto da queste parti e in questo periodo». Partendo dai dati forniti pochi giorni fa da Banca d’Italia, a cominciare dal tasso di disoccupazione del’11,3 per cento, il presidente del Consiglio regionale ha proposto delle linee di intervento e di prospettiva, focalizzate su «innovazione, sostenibilità e inclusione sociale. Occorre sfruttare sempre più e sempre meglio i fondi strutturali europei, impiegandoli in modo sinergico e condividendo le scelte con le forze sociali. Dobbiamo incentivare settori strategici come l’agroalimentare, il turismo e la cultura, aprire nuovi spazi in termini di blue economy, green economy ed economia circolare». Dal punto di vista delle politiche occupazionali «potenziare i centri per l’impiego e favorire una formazione che aiuti il ricambio generazionale». Secondo Mastrovincenzo «l’auspicio è che il 2018 sia l’anno della firma di un patto di sviluppo che sappia coniugare crescita e welfare, e di una nuova legge sul lavoro».

Nel corso della mattinata, aperta dai saluti del sindaco Gabriele Santarelli, sono intervenuti il segretario regionale della Cisl, Sauro Rossi, e il presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli, entrambi concordi nel considerare il sisma un momento storico che impone di ripensare la Regione.

Nel pomeriggio tavola rotonda su “Il lavoro in una regione che cambia: crescita, competenza, Appennino”, moderata dal consigliere regionale Mirco Carloni, con il direttore generale del Ministero del lavoro Paolo Reboani, il rettore Univpm Sauro Longhi, la segretaria regionale della Cgil Daniela Barbaresi, il presidente di Elica group Francesco Casoli e il segretario regionale Confartigianato Giorgio Cippitelli. Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale al lavoro Loretta Bravi.

«È necessario leggere i fabbisogni specifici del territorio, concordare una formazione mirata che crei un dialogo sinergico tra scuola e lavoro e che risponda a profili precisi richiesti dalle aziende e investire sui giovani accompagnandoli al lavoro, oltre ai voucher, ai tirocini e agli incentivi alle imprese.  L’orizzonte di riferimento è composto dalla ricerca e dall’alta formazione per una “scienza di eccellenza” che veda interfacciarsi, in uno scambio continuo, università e industria, pubblico e privato nell’ottica della “terza missione”. L’obiettivo è anche e soprattutto il potenziamento delle aree interne utilizzando al meglio le nostre risorse e cioè il patrimonio di eccellenze marchigiane fatto di artigianato, enogastronomia, cultura, ambiente, ospitalità. La bellezza del nostro territorio – ha concluso la Bravi – è una ricchezza di inestimabile valore a nostra disposizione che dobbiamo valorizzare come risorsa unica e irripetibile».

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