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Fabriano: corriere si auto-consegna il pacco, denunciata 50enne per appropriazione indebita

A far partire l’indagine, una donna di origine straniera che aveva ordinato un macchinario per cucina del valore di 300 euro approfittando di uno sconto. Che, però, non è mai stato consegnato

Polizia di Fabriano

FABRIANO – Corriere si auto-consegna il pacco. Denunciata 50enne residente nel fabrianese per appropriazione indebita da parte degli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano. A far partire l’indagine, una donna di origine straniera che aveva ordinato un macchinario per cucina del valore di 300 euro approfittando di uno sconto. Che, però, non si è mai vista consegnare il pacco.

I fatti

I Poliziotti del Commissariato di Fabriano hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria una 50enne italiana, residente nel fabrianese, per il reato di appropriazione indebita. Le indagini sono scaturite da una denuncia sporta da una donna di origine straniera che lamentava il mancato recapito di un pacco. La donna ha spiegato che, verso la fine dello scorso anno, approfittando degli sconti per acquisti on-line, aveva ordinato un macchinario per cucina, del valore di otre 300 euro, in un noto sito di vendite on-line. La consegna, però, nonostante il tempo trascorso dalla data del pagamento, non era mai avvenuta. La donna, prima di rivolgersi all’Ufficio denunce del Commissariato cittadino, si era recata presso la sede provinciale del corriere al quale era stata demandata la consegna del pacco per approfondire la vicenda e verificare lo stato della consegna. La donna ha appurato che il pacco era stato regolarmente spedito da oltre un mese dal rivenditore e da 15 giorni risultava consegnato dal corriere all’indirizzo che era stato indicato al momento dell’ordine on-line, il domicilio dell’acquirente. Quest’ultima, però, ha riferito agli agenti che, nel giorno e nell’ora indicati nel tracciamento della consegna, si trovava a casa e nessuno si era presentato all’ingresso della propria abitazione per il recapito dell’ordine. I poliziotti, attraverso i riferimenti della consegna forniti dalla società di spedizione, sono riusciti a risalire al nominativo dell’incaricato alla consegna constatando che, attraverso l’apposizione di una firma falsa sul “registratore di consegna” in dotazione del corriere, era stata falsamente attestata la consegna dell’ordine di cui, invece, si era effettivamente appropriato l’operatore corriere.

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