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Fabriano città della carta e della filigrana: non approvata la proposta di legge regionale, scatta la polemica

Botta e risposta fra il sindaco, Gabriele Santarelli e il Pd sulla mancata approvazione in questa legislatura. Ecco le parole delle due parti

Una pregiata carta filigranata di Fabriano

FABRIANO – Fabriano città della carta e della filigrana, la proposta di legge regionale alla fine non è stata approvata in questa legislatura, se ne riparlerà alla prossima. Ma intanto scoppia la polemica con l’affondo del sindaco pentastellato Gabriele Santarelli nei confronti del Pd e di Associazione Fabriano Progressista. Quest’ultimo replica duramente.

Ecco le parole del primo cittadino di Fabriano: «E così la legislatura della Regione Marche si chiude senza che la legge per riconoscere ufficialmente Fabriano città della carta e della filigrana abbia potuto vedere la luce. Una storia nata male tanto che già dal principio si era capito quale sarebbe stato l’epilogo. Un interesse per tutta la città sacrificato sull’altare del protagonismo e dell’individualismo di chi aveva più interesse ad intestarsi il risultato che non a raggiungere il risultato stesso. Così mentre la Fondazione Carifac aveva individuato un percorso partecipato coinvolgendo l’amministrazione, l’Associazione Fabriano Progressista e il Pd hanno lavorato di nascosto su strade parallele in maniera individuale con il risultato che in Regione sono state presentate addirittura 2 leggi, una portata da Manuela Bora e una da Moreno Pieroni. Il PD ha pure portato la Bora a Fabriano, nel tentativo di fare proprie la proposta e il percorso della Fondazione, organizzando un “convegno” spot al quale l’Amministrazione non era stata nemmeno invitata, l’invito informale è arrivato solo dalla Fondazione che voleva continuare il percorso di condivisione».

«Un caos totale, un modo raffazzonato di portare avanti un progetto importante che avrebbe potuto portare risorse per valorizzare l’arte della carta fatta a mano affiancando il percorso per il riconoscimento della carta filigrana come patrimonio immateriale Unesco – prosegue Santarelli -. Non è questo il modo, non è con il protagonismo a tutti i costi che si ottengono risultati. Ma questo è il modo di lavorare della minoranza a Fabriano. Ogni argomento è utilizzato non per apportare un valore aggiunto ma per avere visibilità». In coda, il proposito. «Con la prossima amministrazione regionale prenderemo in mano la situazione affiancando la Fondazione e non permettendo a nessuno di mettere il proprio ego di fronte al bene collettivo».

A stretto giro di posta, la replica del Pd che non ha risparmiato battute nei confronti di Santarelli. «Ci stupisce l’attacco di Santarelli sulla questione della PdL della carta, una iniziativa che il PD ha portato avanti insieme al territorio per valorizzare un patrimonio unico e di immenso valore per tutta la regione. Occorre ricordare, inoltre, che proprio gli assessori Bora e Pieroni, che il sindaco attacca, sono quelli che hanno portato avanti la candidatura della filigrana di Fabriano come bene immateriale Unesco». Ma in tutta questa vicenda sorge una domanda: «Dove erano i consiglieri regionali M5S che non si sono degnati di sottoscrivere alcuna proposta? Dove era l’Amministrazione che non si è mai sentita né per apportare eventuali contributi o sollecitare alcunché? Ci pare proprio che l’interesse del Sindaco sia più elettorale che di sostanza. Lo lasciamo quindi volentieri ai suoi intrallazzi con la Lega ed ai suoi apprezzamenti a Salvini, ormai il re è nudo», la stoccata finale.

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