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Ex ferrovia Fano – Urbino, ora o mai più? M5S: «Serve il coraggio delle scelte»

A soffiare sui carboni di una situazione mai risolta sono gli esponenti locali del M5S. L’occasione è stato il convegno sulle ferrovie organizzato dalla Regione

La ferrovia Fano-Urbino

FANO – Si torna a parlare dell’ex Ferrovia Fano – Urbino. A soffiare sui carboni di una situazione mai risolta sono gli esponenti locali del M5S. L’occasione è stato il convegno sulle ferrovie organizzato dalla Regione venerdì scorso a Urbino, è stata ribadita da parte della Fondazione FS, e in particolare dal direttore generale ing. Cantamessa«la grande occasione rappresentata dal ripristino della tratta Fano-Urbino». (Per saperne di più)

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Un assist che non è passato inosservato ai pentastellati che hanno colto così l’occasione per tornare sull’argomento: «È solo l’ennesima certificazione, da parte di un autorevole esperto, di quale sia l’orientamento di chi ha la competenza per esprimersi sulla destinazione di questo corridoio infrastrutturale, che secondo l’ing. Cantamessa sarebbe riduttivo ripristinare come ferrovia turistica, ma andrebbe riattivato a tutti gli effetti come trasporto pubblico locale. D’altronde RFI ha già avuto modo di bocciare sotto il profilo tecnico ogni ipotesi di pista ciclabile nel sedime della ferrovia, mentre rappresenterebbe senz’altro un’opportunità la realizzazione di un sistema integrato treno-bici che garantisca la convivenza e la reciproca sinergia tra entrambe le opzioni di mobilità».

«“La Fano-Urbino merita molto di più”: questo è stato il commento del direttore generale della Fondazione, che non possiamo far altro che condividere – prosegue il M5S Fano – con l’orgoglio e la consapevolezza che se oggi possiamo permetterci di guardare con concretezza a questo orizzonte è solo perché il Movimento 5 Stelle, tramite la senatrice Accoto, ha destinato i fondi specificamente previsti per avviare la progettazione del ripristino, cominciando da uno studio di fattibilità tecnico-economica che prende in considerazione non solo l’analisi dei flussi, ma anche la risoluzione di tutte le interferenze con la viabilità. Come noto, il documento sarebbe già pronto ma giacerebbe nei cassetti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonostante le nostre insistenti richieste di renderlo pubblico».

E concludono: «Occorre avere l’onestà intellettuale di riconoscere che la Giunta Regionale sta lavorando in questa direzione, ma se la tanto decantata “filiera” politica con il governo centrale funzionerà, si vedrà solo se ci sarà il coraggio e la volontà di destinare a questo grande progetto infrastrutturale di sviluppo le risorse necessarie».

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