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Esalazioni di idrocarburi a Falconara, 300 denunce arrivate ai carabinieri e i cittadini scrivono alle Iene

Getto pericoloso di cose, il reato ipotizzato e sul quale verrà informata domani (16 aprile) la Procura. Intanto questa mattina si è tenuto un tavolo tecnico all'Arpam. «Non sono stati segnalati fenomeni acuti di tipo sanitario»

Il sopralluogo dei vigili del fuoco dopo le prime esalazioni (Foto: Ondaverde Onlus)

FALCONARA – Bruciore agli occhi e pizzicore alla gola. I carabinieri della Tenenza hanno raccolto 300 denunce da parte di cittadini che lamentano problemi per le forti esalazioni di idrocarburi provenienti dalla raffineria Api. Quelle che stanno interessando la cittadina da giovedì scorso. Il reato ipotizzato è getto pericoloso di cose e domani mattina i militari gireranno l’informativa alla Procura. Il flusso dei residenti che tra ieri e oggi hanno raggiunto la Tenenza è continuo e il numero delle denunce è destinato ad aumentare di ora in ora.

Intanto, tra i residenti che hanno lamentato problemi alle vie respiratorie c’è anche chi ha scritto alle Iene, la trasmissione di Italia Uno, per segnalare l’accaduto e chiedere di intervenire. Da quattro giorni l’aria che si respira a Falconara è interessata da un forte odore di gas, dovuto a delle operazioni di bonifica ad una cisterna, il serbatoio TK61, dopo il trafilamento di idrocarburi sul tetto (leggi l’articolo). Odore che è arrivato anche nei comuni limitrofi, da Chiaravalle ad Ancona.Oggi i vigili del fuoco sono tornati alla raffineria per un controllo delle esalazioni che hanno registrato una diminuzione, rispetto ai giorni scorsi.

Questa mattina si è svolto un tavolo tecnico nella sede dell’Arpam, iniziato alle 12.30 e terminato alle 15.40, dove erano presenti il sindaco Goffredo Brandoni, l’Api, i tecnici Arpam, l’Asur e la Protezione Civile regionale. Durante il tavolo è emerso che non sono stati segnalati fenomeni acuti di tipo sanitario e che la bonifica del serbatoio è in via di di risoluzione e dovrebbe terminare entro il 17 aprile.
Il sindaco ha intenzione di convocare una commissione consiliare aperta alla cittadinanza mercoledì pomeriggio (18 aprile), dove parteciperanno i soggetti presenti al tavolo tecnico di oggi.
Il problema è iniziato lo scorso 11 aprile, quando la raffineria Api è stata interessata da una problematica tecnica al serbatoio di stoccaggio del greggio TK 61 classificato dalla stessa ditta quale “evento minore” nell’ambito del Piano di Emergenza Interno. In particolare del greggio si è trovato esposto direttamente all’aria.
«Questa situazione – riporta il verbale del tavolo tecnico odierno – sulla base della provenienza dei venti, ha portato alla produzione di esalazione maleodorante percepita dalla popolazione residente nelle aree limitrofe al sito industriale. Sulla base di informazioni fornite da Api il problema tecnico, in fase di risoluzione, sarà completamente superato con tutta probabilità entro il giorno 17.
Le stazioni di rilevamento della qualità dell’aria hanno rilevato picchi nelle concentrazioni orarie del benzene. In data 14 aprile nella stazione “Falconara scuola” alle ore 10.00 è stato rilevato il valore massimo di 79 microgrammi per metro cubo. Le concentrazioni medie giornaliere del benzene non hanno mai superato il valore di esposizione acuta (1-14 giorni) per via inalatoria di 28,75 microgrammi per metro cubo che rappresenta il livello minimo di rischio per la popolazione generale per effetti tossici acuti indicato in letteratura (Agency for Toxic Substances and Disease Registry, “ATSDR”).
I valori medi giornalieri sono consultabili sul sito web dell’Arpam (http://www.arpa.marche.it). La situazione viene costantemente monitorata da parte di tutti gli enti e le istruzioni preposti ed al momento non richiede l’adozione di particolari indicazioni per la popolazione, se non il normale arieggiamento dei locali».

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