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Elezioni, dopo la rinuncia della Morani interviene il sindaco di Pesaro: «Complicato, capisco i mal di pancia ma ci ripensi»

Ricci: «È normale che il giorno dopo la direzione ci siano scontenti e giuste ambizioni non corrisposte»

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci

PESARO – Liste, collegi e strappi. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci commenta la scelta del partito e soprattutto il caso Morani. La deputata, messa in una posizione che difficilmente potrebbe aprirle una strada verso il Parlamento, ha detto di non accettare la lista e si è sfilata.

Ricci commenta: «Quando si fanno le liste è sempre complicato, ma con questa pessima legge elettorale e la riduzione dei parlamentari è diventato ancora peggio.

Per un Pd, dove non decide il capo da solo, è tutto più faticoso soprattutto se non ci sono i tempi per fare le parlamentarie. Non aver cambiato la legge elettorale è stato un grande errore del Parlamento uscente, e andava introdotta la doppia preferenza per fare scegliere finalmente agli elettori.

In queste condizioni è normale che il giorno dopo la direzione ci siano scontenti e giuste ambizioni non corrisposte».

Poi cita il suo caso. «Del resto noi sindaci abbiamo dovuto rinunciare preventivamente, a causa di una legge assurda e anti sindaci ma, nonostante questo, siamo generosamente in prima fila in una campagna elettorale storica e difficile. Abbiamo cercato comunque di dare rappresentanza al comparto degli enti locali con ex sindaci o amministratori candidabili. Avremmo voluto diversi nomi in più e c’è amarezza per alcune ottime candidature saltate, ma questa comunque è una pattuglia di qualità candidata al proporzionale in posti buoni o possibili e in collegi maggioritari contendibili».

Ricci commenta il caso Marche: «La premessa rimane la stessa, e quindi sono comprensibili delusioni e mal di pancia. Io stesso sono rimasto scandalizzato da come si sia buttato fango assurdo e ingiustificato su una figura autorevole come Valerio Lucciarini De Vincenzi che ha dimostrato, ancora una volta, di essere un grande dirigente politico.

Ma complessivamente è venuto fuori un discreto lavoro. Con una lista rappresentativa di tutti i territori, tra proporzionale certi o possibili e collegi maggioritari contendibili. Inoltre in molte regioni le candidature che vengono da fuori sono state tante, da noi invece solo quella di Alberto Losacco che però è il commissario e quindi il rappresentante del partito marchigiano.

Inoltre nel maggioritario Senato nord avremo una candidatura come quella di Marco Bentivogli che rafforzerà il profilo riformista della nostra coalizione. Quindi in bocca al lupo a Losacco, Irene Manzi e Augusto Curti che guideranno le liste proporzionali e agli altri che daranno una mano in posizioni più di servizio».

Ricci chiude così il caso Morani. «Ho letto la dichiarazione di rinuncia. Spero ci ripensi e sia protagonista della partita. Anche perché nella nostra provincia dobbiamo vincere e io sarò in prima linea come sempre a sostegno dei candidati».

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