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Fiordelmondo: «A Chiaravalle mancano luoghi ed opportunità per i giovani»

Il candidato di Rifondazione avverte: «Questo fenomeno è sottovalutato. Parliamo di una fascia d’età che andrebbe osservata con attenzione e meriterebbe l’impegno di costruire occasioni e reti»

adolescenti

CHIARAVALLE – Più spazi e una riflessione seria sul mondo dei giovani a Chiaravalle. Il candidato sindaco Davide Fiordelmondo pone l’accento sui giovani: «Basta girare il dopocena in città, in diversi luoghi, piazzette semibuie, parchi pubblici, muretti e panchine per vederlo. Gruppi più o meno folti di adolescenti. Pochi euro in tasca, tutte le inquietudini di quell’età, giovani tra gli ultimi giochi e la prossima precarietà».

Davide Fiordelmondo chiaravalle
il candidato sindaco Davide Fiordelmondo

Il candidato di Rifondazione spiega: «Spesso queste “assemblee” hanno incontrato solo le severe, e giustificabili, proteste di chi abita vicino a questi luoghi, la sera il silenzio amplifica il rumore, e il buio fa il resto. Questo fenomeno, mi pare molto sottovalutato, tipico di una fascia d’età che è una vera e propria “terra di mezzo” che andrebbe osservata con attenzione e meriterebbe l’impegno di costruire occasioni e reti. A questa età non bastano più o non servono proprio l’oratorio o le attività sportive, occorrerebbe qualcosa di più attento ed accogliente. Invece, quello che c’era e da lì si sarebbe potuti partire, ossia il centro d’aggregazione giovanile, prima è stato sbattuto in periferia e poi chiuso, quello che c’è, qualche raro appuntamento, poco soddisfa il bisogno di conoscenza e ribellione tipico dell’adolescenza».

Fiordelmondo evidenzia come a Chiaravalle siano «pochi gli spazi pubblici per incontrarsi. Bisognerebbe aprire quelli disponibili e renderli liberi, a cominciare dalla biblioteca, che potrebbe essere aperta anche la sera, fino alla realizzazione di progetti, come già avviene in altre città per utilizzare gli spazi degli edifici scolastici. Poi bisognerebbe avere la fiducia nel dare a questi giovani l’opportunità che le loro idee diventino cose, e la pazienza del chiedere e dell’ascoltare. Mi pare che in questa città non ci sia mai stata un’inchiesta seria sul mondo giovanile, non solo è necessaria, è urgente».

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