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Un ecografo per l’Usca di Ancona: il gesto d’oro della Innoliving

La donazione è stata fatta da Danilo Falappa, direttore generale dell’azienda dorica, al dottor Massimiliano Luzi. Sul posto anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli

La donazione dell'ecografo all'Usca di Ancona

ANCONA – Recapitato mercoledì mattina e già pronto per essere utilizzato nelle diagnosi casa per casa. Stiamo parlando dell’ecografo donato dall’azienda Innoliving all’Usca di Ancona, al quale si sono aggiunti anche 30 saturimetri. A consegnare la nuova strumentazione – decisiva per il contrasto alla pandemia – il direttore generale Danilo Falappa al dottor Massimiliano Luzi, referente dell’Unità Speciale di continuità assistenziale dorica, presente assieme alla sua squadra, nella sede dell’ex Crass. Tutto questo sotto gli occhi attenti del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ha elogiato un’iniziativa solidale che vale oro, in giorni duri come questi.

L’ecografo donato, infatti, è uno strumento di ultima generazione che consente di ottenere immagini ad alta risoluzione, passando da un semplice collegamento con smartphone o altri dispositivi tecnologici. Dunque un device essenziale per l’attività delle Usca. Compresa quella anconetana che, complice l’impatto dell’emergenza sanitaria, ne aveva soltanto uno a disposizione, da condividere tra due squadre che coprono un territorio di circa 100mila persone.

Per questo la Innoliving si è fatta avanti con un (altro) gesto tutto cuore. Altro perché l’azienda, dopo essere stata la prima in Italia a registrare al Ministero della Salute un rapid-test Covid-19 (lo stesso che viene effettuato da ottobre scorso all’aeroporto Sanzio, ndr), ha voluto dare continuità nell’aiuto alla comunità.

«Abbiamo avuto modo di sperimentare sulla nostra pelle l’efficacia di questo team incredibile che è l’Usca. Persone di una competenza, professionalità, disponibilità ed umanità unici. Dei veri angeli. Io stesso ho avuto i genitori positivi al Covid – ha raccontato Danilo Falappa, dg dell’azienda –. Pensando a quanto sia determinante l’apporto domiciliare fornito dall’Usca, in termini di minori ospedalizzazioni, di sicurezza, competenza e conforto profusi ai malati che spesso sono in isolamento domestico, discusso in azienda, abbiamo ritenuto di donare questo ecografo portatile di ultima generazione. Un modo di dire loro grazie e riconoscere quanto di importante fanno tutti i giorni con il loro operato».

Donne e uomini che svolgono un lavoro enorme. Basti pensare che, ad ogni uscita per monitorare i pazienti a domicilio, rimangono fuori anche un paio d’ore tra tragitto, vestizione e visita. E nel mentre portano avanti, assieme alla collaborazione del personale della vicina Marina Militare, il servizio di tamponi drive-through. «Questa donazione è un segnale importante – ha commentato invece il governatore Francesco Acquaroli –. Quella dei marchigiani è una storia di persone disponibili e pronte a dare una mano agli altri. È il giusto atteggiamento da conservare anche nelle generazioni future, soprattutto in una battaglia determinante come quella contro il Covid e per la salute dei cittadini».

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