Jesi-Fabriano

Jesi, l’ultimo bellissimo gesto di Anna

La famiglia della donna, che aveva accusato un malore sul lungomare di Senigallia, ha deciso per la donazione degli organi. Medici e infermieri dell’ospedale cittadino, del Centro Regionale Trapianti di Ancona e del Centro Trapianti di Milano hanno fatto il resto

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi
L'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – Anna non ce l’ha fatta. Dopo aver accusato un malore sul lungomare di Senigallia, e successivamente ai tentativi di rianimazione dei bagnini, la donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Jesi e sabato mattina (10 agosto), a causa di danni cerebrali irreversibili, ne è stato dichiarato il decesso.

Ma ora, grazie a lei, altre persone potranno continuare a vivere. La famiglia della 63enne ha infatti deciso di donare gli organi. A comunicarlo è la direzione ospedaliera.

«Di fronte a questa triste e terribile realtà – raccontano dall’ospedale jesino -, il marito e i figli di Anna hanno deciso di farle un ultimo meraviglioso regalo, quello che la renderebbe orgogliosa di loro, della sua famiglia alla quale ha trasmesso i suoi valori: l’altruismo e l’amore per gli altri. Grazie al consenso espresso dal marito, la donna ha donato i suoi organi a chi ne ha un estremo bisogno per sperare di continuare a vivere.

Nella notte di San Lorenzo, persone che Anna non conosce, hanno visto avverato il loro desiderio di ricevere quell’organo, un dono inaspettato sul quale non contavano magari nemmeno più. Un gesto d’amore gratuito, per il quale saranno per sempre grati ad Anna e alla sua famiglia».

E mentre in tanti guardavano verso il cielo per scorgere stelle cadenti, medici e infermieri dell’Ospedale di Jesi, del Centro Regionale Trapianti di Ancona e del Centro Trapianti di Milano hanno messo in moto l’enorme macchinario necessario per realizzare una donazione d’organi, un lavoro incessante iniziato sabato 10 agosto, proseguito ininterrottamente per tutta la notte e ultimato all’alba di domenica.

«La Direzione Medica di Presidio dell’Ospedale di Jesi – fanno sapere dall’Area Vasta 2 – esprime sentite condoglianze alla famiglia di Anna ed una sincera gratitudine per la generosità dimostrata in un momento così drammatico. È infatti solo grazie alla testimonianza di immensa solidarietà umana di famiglie come quella di Anna che è possibile realizzare la donazione degli organi e permettere così ai tanti pazienti in lista di attesa di continuare ad avere ancora speranza.

Un ringraziamento particolare va, inoltre, a tutto il personale dell’Ospedale di Jesi che ha collaborato affinché la lunga e complessa procedura di donazione andasse a buon fine, in particolare a Medici, Infermieri e OSS della U.O.C. Terapia Intensiva diretta dal dottor Tonino Bernacconi, al personale della Sala Operatoria e soprattutto al Coordinatore Locale Trapianti, dottor Marco Straccali».

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