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Distretto biologico marchigiano, Vitri: «Tutelare le piccole aziende agricole e polo agroalimentare a Vallefoglia»

In un incontro pubblico a Vallefoglia sollevati alcuni dubbi dalla consigliera regionale: «Come saranno ripartite le risorse?»

L'incontro pubblico

VALLEFOGLIA – Distretto biologico marchigiano, un incontro a Vallefoglia in cui sono stati sollevati dubbi.

Numerosi agricoltori e rappresentanti delle associazioni di categoria hanno partecipato giovedì sera all’incontro dal titolo “Biologico nelle Marche: quale futuro?” alla Cantina Sociale di Morciola a Vallefoglia, organizzato dai consiglieri regionali Micaela Vitri e Andrea Biancani con la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Mirco Carloni.

Dopo le polemiche e le richieste di chiarimenti che si susseguono da febbraio, l’incontro è stato il primo confronto pubblico per discutere del Distretto unico regionale del  biologico, annunciato dall’assessore Mirco Carloni. In apertura il sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli ha colto l’occasione per rilanciare il progetto di creare un polo scientifico agroalimentare, nella sede della stessa cantina sociale produttrice dei vini Pisaurum. in accordo con Università di Urbino e Regione Marche.  Nel  confronto moderato dal giornalista Luca Fabbri dell’Agenzia Dire, dopo il saluto iniziale del presidente della Cantina La Morciola Marco Ligi, è intervenuto l’assessore regionale Carloni, che oltre ad avere confermato l’interesse per il progetto di Vallefoglia ha illustrato le prospettive del Distretto Unico del biologico.

A farsi poi portavoce di alcuni timori e perplessità espressi da diversi agricoltori, è stata la consigliera regionale Micaela Vitri, che sul tema ha anche presentato un’interrogazione con cinque quesiti specifici. «Premettendo che sono a favore di un unico distretto regionale del biologico – ha  dichiarato – perché potrà essere un grande spot promozionale per il nostro territorio, leggendo la delibera ho notato però molti punti oscuri. Per questo ci auguriamo che questo incontro possa dare un contributo al progetto, affinché non sia solo un’occasione per andare a presentarlo all’Expo di Dubai, ma gli agricoltori possano davvero contare su un sostegno concreto. Vorremmo garanzie che le risorse europee in arrivo non diventino una torta da spartire solo tra pochi».

Un punto su cui anche il consigliere Biancani incalza Carloni aggiungendo: «Ci assicura che i bandi saranno aperti anche a chi non è iscritto al Distretto unico regionale?». Positiva la replica dell’assessore, al quale Biancani chiede anche di intervenire per rendere i bandi sempre più accessibili a tutti sburocratizzando e facilitando le pratiche.

«Tra gli altri nodi da sciogliere anche le motivazioni dei requisiti di adesione al Distretto unico del biologico, tra cui un limite di fatturato di 40 milioni di euro, quante e quali siano esattamente le risorse in arrivo per il comparto del biologico e come saranno ripartite. Diversi i quesiti rimasti ancora senza risposte, che dovrebbero arrivare ufficialmente in Consiglio regionale, con l’interrogazione calendarizzata dopo l’estate». Tra coloro che hanno preso parte all’incontro anche punti di riferimento del biologico a livello nazionale come la presidente del Distretto Terre Marchigiane Sara Tomassini e il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, che ha visto nascere e crescere una delle prime aziende bio in Italia a Isola del Piano.

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