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Discoteche, la Silb esausta: «Si riapra, comparto in ginocchio»

Il direttore Fipe Confcommercio Marco Arzeni ha lanciato l'appello al governo in una conferenza stampa: «Stabiliamo regole chiare, obbligo di mascherine durante il ballo e distanziamento»

La conferenza stampa del Silb

PESARO – Un settore in cui si stanno perdendo posti di lavoro e gli stessi imprenditori sono in ginocchio. Discoteche e locali da ballo in ginocchio.

La proposta è quella di far ballare con le mascherine e di seguire altre regole ferree pur di poter riaprire. Il Silb – Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo aderente Fipe-Confcommercio ha lanciato delle proposte per fermare lo stop alle discoteche stabilito durante la conferenza Stato Regioni dello scorso 16 agosto e recentemente prorogato fino al prossimo 7 ottobre.

«Da sempre la discoteca è un facile capro espiatorio, ma come categoria, vogliamo impegnarci in maniera propositiva per trovare delle soluzioni che ci consentano di lavorare per sostenere noi e i nostri dipendenti, e di farlo in maniera sicura, consapevoli del fatto che la tutela della salute è imprescindibile – ha spiegato Marco Arzeni segretario Silb -. Ecco perché facciamo alle Istituzioni competenti una proposta concreta per evitare di proseguire con uno stop che risulterebbe devastante per tutti noi». 

Marco Arzeni, Silb Fipe Confcommercio

Arzeni è entrato nel dettaglio: «Nel territorio di Pesaro ci sono una trentina di aziende che danno lavoro a oltre 300 dipendenti più decine e decine di persone considerato anche l’indotto di dj, pr e addetti. Non possiamo pensare che questa situazione possa prolungarsi anche durante l’inverno. Si stanno perdendo fatturati, posti di lavoro, occupazione e si rischia la chiusura definitiva dei locali. Stabiliamo regole chiare, obbligo di mascherine durante il ballo e distanziamento, ma apriamo. Altrimenti il comprato rischia di crollare».

«Sarà cura dei nostri imprenditori verificare che le regole, come indossare la mascherina sempre, anche quando si balla, siano rispettate da tutti. Pena sanzioni economiche molto pesanti. Ribadisco con forza che i comportamenti errati non sono imputabili al luogo, bensì alle persone che li compiono, in una discoteca come altrove».

Arzeni, supportato da operatori del settore, ha chiesto «un impegno forte da parte del Governo per garantire il supporto adeguato per provare a superare una crisi senza precedenti».

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