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Discarica di Chiarino, Loreto parla della sua contrarietà in consiglio

Tra i vari motivi del no, il pregio delle aree agricole su cui si piazzerebbe la discarica, la vicinanza con la villa di Beniamino Gigli e i vari regimi di tutela, anche delle acque e delle falde sottostanti

Recanati
Recanati

LORETO – Loreto, durante il consiglio comunale di giovedì scorso (18 marzo), ha approvato all’unanimità l’odg relativo alla discarica di Chiarino nella confinante Recanati, individuata come possibile sito. I sindaci dei comuni interessati continuano a ribadire la loro contrarietà al progetto. L’avvio di un percorso per individuare le possibili nuove sedi della discarica nel territorio era partito anni fa e in queste ultime settimane anche la città mariana, tenendo conto delle ricadute sul suo territorio, ha espresso la sua. Tra i vari motivi del no, il pregio delle aree agricole su cui si piazzerebbe la discarica, la vicinanza con la villa di Beniamino Gigli e i vari regimi di tutela, anche delle acque e delle falde sottostanti tali aree.

Da un’interrogazione della lista civica Siamo Loreto, la maggioranza ha trasformato in un ordine del giorno l’argomento tanto dibattuto e ha inserito anche dei punti. In particolare quello relativo al problema delle falde acquifere della zona, da cui prendono acqua molte abitazioni di Loreto, e l’altro nel quale si dà mandato pieno al sindaco di effettuare tutte le verifiche del caso per garantire la sicurezza sul piano delle discariche.

In sostanza il civico consesso mediante il sindaco Moreno Pieroni chiede: «Che sia data la priorità assoluta alla tutela della salute pubblica, tenendo in dovuta considerazione che in località Chiarino è presente il “campo pozzi”, un sito attraverso il quale viene in gran parte soddisfatto il fabbisogno idrico del comune di Loreto, sia per le civili abitazioni, sia per i terreni adibiti ad agricoltura e/o allevamento. Che si compiano tutte le azioni di sua competenza, volte a verificare nelle sedi competenti della provincia di Ancona (Ata – Ato2) se sono stati individuati o se sono in fase di individuazione nuovi siti di deposito e stoccaggio rifiuti nei Comuni confinanti con il nostro territorio comunale».

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